Ecocidio- danni e distruzione massiva della natura
Sebbene la maggior parte delle interazioni umane con l'ambiente comporti un certo livello di impatto, l'ecocidio si riferisce solo ai danni peggiori, solitamente su larga scala industriale o che colpiscono vaste aree.
Riconoscimento giuridico dell'ecocidio come crimine grave
La criminalizzazione dell'ecocidio crea responsabilità giuridiche applicabili per i decision-makers chiave, in modo che, quando vi è una minaccia di danni gravi e diffusi o di lunga durata, i pericoli siano meglio studiati e presi molto seriamente. Saranno impiegati protocolli di sicurezza adeguati. Inoltre, saranno sviluppati approcci alternativi per proteggere la natura, il clima e le persone, e per evitare responsabilità penali.
Conoscenze scientifiche e sul campo
La conoscenza dettagliata dei rischi per la natura, il clima e le persone in contesti specifici è ampia e facilmente accessibile per coloro che prendono le decisioni in ambito politico e industriale.
Percorso verso la giustizia per i peggiori danni ambientali
La legge sull'ecocidio fornisce un percorso verso la giustizia per i danni più gravi inflitti al mondo vivente, sia in tempo di pace che di conflitto, ovunque e ogni volta che vengano commessi.
Per conoscere la storia della legge sull'ecocidio e leggere gli articoli accademici, visita il nostro sito internazionale www.ecocidelaw.com.
Alcuni esempi di distruzione su larga scala che la legge sull'ecocidio potrebbe affrontare:
Distruzione di specie in via di estinzione o distruzione di habitat
Deforestazione massiva
Grave contaminazione di acque e terreni
Disastri chimici
Vantaggi della legge sull'ecocidio
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I decisori di alto livello nel governo e nell'industria saranno molto più attenti e consapevoli di ciò che approvano, mentre gli investitori e gli assicuratori si terranno alla larga da progetti che potrebbero rivelarsi poco sicuri.
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La definizione dei danni peggiori come reati aiuterà a prendere sul serio tutte le leggi ambientali. Con il supporto esecutivo del diritto penale, gli accordi ambientali multilaterali (Parigi, Kunming-Montreal) saranno più facili da rispettare.
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I leader della sostenibilità non dovranno più lottare in salita mentre i meno scrupolosi scaricano i danni e i relativi costi sulla natura, sulle comunità e sui governi. Nel frattempo, l'esistenza di confini legali esterni stimolerà la ricerca di pratiche più sane.
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Il diritto penale traccia linee morali. La legge sull'ecocidio contribuirà a creare un sano tabù sociale sui danni di massa alla natura. Tali danni hanno gravi conseguenze nel mondo reale; il riflesso di ciò nella legge ci ricorderà la nostra dipendenza dal mondo vivente che ci circonda e la nostra responsabilità nei suoi confronti.
Corte penale internazionale
Sebbene supportiamo pienamente la legislazione sull'ecocidio a livello nazionale e regionale, il nostro lavoro mira, in ultima analisi, a sostenere il riconoscimento dell'ecocidio come crimine autonomo nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
Attualmente, lo Statuto elenca quattro crimini: genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra ed il crimine di aggressione. Lo Statuto può essere modificato per includere un quinto crimine: l'ecocidio.
Attuazione della legge
Le leggi sull'ecocidio sono ora proposte e avanzate nei parlamenti nazionali e regionali di tutto il mondo, in gran parte basate (o fortemente influenzate) dalla definizione del Comitato di Esperti Indipendenti convocato dalla nostra Fondazione. Il modo in cui queste leggi vengono avanzate e adottate varia da una giurisdizione all'altra, ma la strategia giuridica è comune e chiara.
Un processo semplice
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Una volta presentata la proposta, tutti gli Stati parte possono contribuire alla discussione per arrivare a un testo di emendamento finale. Questo processo è aperto, ma storicamente ha richiesto dai 2 ai 10 anni.
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Gli Stati aderenti possono quindi ratificare (presentare ufficialmente il loro accordo) e la Corte penale internazionale avrà la giurisdizione sul reato in quel Paese un anno dopo. Gli Stati ratificanti probabilmente recepiranno il reato nei propri codici penali.
Inoltre, in base ai principi della giurisdizione universale, qualsiasi nazione ratificante può arrestare sul proprio territorio un non cittadino per ecocidio commesso altrove, purché ritenga il crimine sufficientemente grave.
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Qualsiasi Stato o gruppo di Stati che abbia ratificato (accettato ufficialmente) lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI) può proporre un emendamento. Attualmente questi "Stati parte" sono 124.
[Nel dicembre 2019, la Repubblica di Vanuatu, che si affaccia sull'oceano Pacifico, ha esortato tutti gli Stati parte a considerare l'aggiunta di un quinto crimine di ecocidio allo Statuto]. -
Ciò richiede il consenso di un'Assemblea degli Stati aderenti o, se si deve procedere a una votazione, richiede una maggioranza di almeno 2/3 (attualmente 83/124). Tutti gli Stati hanno un voto uguale. Una volta che la legge viene adottata nello Statuto, il crimine esiste (anche se non è ancora applicabile). Questo le conferisce un potere morale immediato.
NOVEMBRE 2024 - PERÙ
Il 27 novembre, la Commissione Giustizia e Diritti Umani del Congresso peruviano ha approvato una mozione per criminalizzare l'ecocidio, incorporando gli elementi chiave della definizione legale del consenso del PEI 2021. Questo passo significativo verso l'aggiunta dell'ecocidio al Codice penale attende ora l'approvazione plenaria del Congresso e la promulgazione presidenziale per diventare legge.
OTTOBRE 2024 - REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
La RDC è stata la prima nazione africana ad approvare formalmente la creazione di un crimine internazionale di ecocidio, dopo la proposta del settembre 2024 delle nazioni del Pacifico di aggiungere l'ecocidio allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
OTTOBRE 2024 - AZERBAIGIAN
Il Parlamento dell'Azerbaigian, il Milli Majlis, ha approvato in prima lettura un disegno di legge che introdurrebbe il reato di ecocidio nel Codice penale del Paese. Proposto dal Presidente Ilham Aliyev, il disegno di legge mira a imporre pene detentive da 10 a 15 anni per chi viene condannato per aver commesso gravi danni ambientali.
SETTEMBRE 2024 - VANUATU, FIJI E SAMOA
Il crimine di ecocidio è stato formalmente introdotto per l'esame da parte degli Stati membri della Corte penale internazionale (CPI) da Vanuatu, Figi e Samoa - un evento che rappresenta un importante passo avanti nell'impegno globale per sancire la distruzione ambientale di massa come crimine di diritto internazionale.
SETTEMBRE 2024 - PERÙ
Il Perù ha compiuto un passo significativo verso la criminalizzazione dell'ecocidio, in quanto un Comitato tecnico del Congresso nazionale ha consolidato con successo tre distinte proposte di legge sull'ecocidio in un testo legislativo unificato.
LUGLIO 2024 - FRANCIA
Un nuovo rapporto dell'agenzia francese per il finanziamento dello sviluppo internazionale, l'Agence Française de Développement (AFD), sottolinea il ruolo che la legge sull'ecocidio avrebbe nel "garantire l'abitabilità del pianeta".
GIUGNO 2024 - PERÙ
Due nuove proposte di legge sull'ecocidio sono state introdotte nel parlamento peruviano da membri dei partiti Perú Libre e Cambio Democrático, che si aggiungono a una precedente presentazione e segnalano un movimento concertato verso la modifica del codice penale per includere l'ecocidio, sulla base della definizione consensuale del Gruppo di esperti indipendenti formulata nel 2021.
LUGLIO 2024 - ITALIA
Il 1° luglio 2024, l'Alleanza dei Verdi e della Sinistra ha proposto un disegno di legge per criminalizzare l'"ecocidio", basato sulla definizione del Gruppo di esperti indipendenti del 2021. La proposta di legge deve essere discussa in Parlamento, esaminata dalle commissioni, votata da entrambe le Camere e approvata dal Presidente della Repubblica per diventare legge.
Giugno 2024 - FINLANDIA
Il 17 giugno, il consiglio direttivo del maggior partito politico della coalizione di governo finlandese, il Partito della Coalizione Nazionale, ha espresso ufficialmente il proprio sostegno all'ecocidio come emendamento allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
MAGGIO 2024 - PERÙ
Il 16 maggio 2024, il deputato dell'opposizione Américo Gonza ha presentato al Parlamento peruviano un disegno di legge che propone di modificare il codice penale del Paese per criminalizzare l'ecocidio a livello nazionale. Il testo dell'emendamento proposto emula da vicino la definizione consensuale di ecocidio elaborata dal gruppo di esperti indipendenti della Fondazione Stop Ecocide.
MAGGIO 2024 - SVEZIA
Il Parlamento svedese (Riksdag) ha votato un totale di sei mozioni, presentate da quattro partiti politici, che contengono proposte per rendere l'ecocidio vietato dal diritto internazionale nell'ambito della Corte penale internazionale.
Il voto in Parlamento è stato serrato: 153 deputati hanno votato in linea con le raccomandazioni della Commissione Affari Esteri (cioè contro le mozioni) e 150 hanno votato a favore.
Marzo 2024 - CONSIGLIO EUROPEO
Il Consiglio europeo ha formalmente adottato una nuova direttiva sui reati ambientali, che include disposizioni per incriminare casi "paragonabili all'ecocidio". Questo è l'ultimo e definitivo voto sulla nuova direttiva e segue l'approvazione del Parlamento europeo a febbraio e un importante accordo politico tra Consiglio europeo, Commissione e Parlamento nel novembre 2023.
Gli Stati membri avranno ora un periodo di 24 mesi, attraverso il cosiddetto processo di "recepimento", per allineare la legislazione nazionale alla direttiva appena adottata.
Marzo 2024 - FINLANDIA
Il 20 febbraio 2024, un gruppo di parlamentari verdi finlandesi, tra cui l'ex ministro degli Interni Maria Ohisalo, ha presentato un'interrogazione formale scritta al governo, chiedendo informazioni sulle intenzioni dell'amministrazione di promuovere l'istituzione di un nuovo crimine internazionale autonomo di ecocidio attraverso la Corte penale internazionale.
Febbraio 2024 - BELGIO
Il Parlamento federale del Belgio ha votato a favore di un nuovo codice penale per il Paese che, per la prima volta in Europa, prevede il riconoscimento del reato di ecocidio sia a livello nazionale che internazionale. A livello nazionale, il nuovo reato di ecocidio, volto a prevenire e punire i casi più gravi di degrado ambientale, come le fuoriuscite di petrolio, si applicherà alle persone che occupano le più alte posizioni di potere decisionale e alle imprese.
Dicembre 2023 - SAMOA, VANUATU, ROMANIA, ESTONIA e UCRAINA
In occasione della 22a Assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, tenutasi presso le Nazioni Unite a New York, si sono svolti due eventi collaterali ufficiali incentrati sull'ecocidio. Vanuatu e Samoa hanno unito le forze con la Stop Ecocide Foundation per un evento dell'11 dicembre incentrato sulle vittime dell'ecocidio, mentre Estonia e Romania si sono unite all'Ucraina il 12 dicembre per sottolineare la necessità di affrontare l'ecocidio nei conflitti armati.
Dicembre 2023 - REGNO UNITO
Una proposta di legge privata denominata"Ecocide Bill", introdotta dalla baronessa Rosie Boycott, mira a colmare una lacuna esistente nel diritto penale britannico che consente agli autori dei danni ambientali più gravi di sfuggire alle responsabilità.
Novembre 2023 - UNIONE EUROPEA
L'UE ha deciso di inserire nella legge un nuovo reato che mira a punire i più gravi crimini contro l'ambiente. Il testo finale è emerso dopo diversi mesi di negoziati ("triloghi") tra il Consiglio europeo, la Commissione e il Parlamento che hanno preso in considerazione, tra l'altro, l'istituzione di un "reato qualificato" volto a prevenire e punire i danni ambientali più gravi, tra cui, come specificato nel recital di accompagnamento, "casi paragonabili all'ecocidio".
Novembre 2023 - BRASILE
La Commissione per l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile della Camera dei Deputati del Congresso brasiliano ha approvato la proposta di legge n. 2933/2023, che mira a criminalizzare i casi più gravi di distruzione illegale o intenzionale dell'ambiente, noti come "ecocidio". Il disegno di legge è stato redatto e presentato dal partito PSOL e sostenuto da una coalizione di organizzazioni tra cui Ecoe Brasil, Climate Counsel, Observatório do Clima e Stop Ecocide International.
Novembre 2023 - SCOZIA
Monica Lennon MSP ha presentato al Parlamento scozzese una proposta di legge che chiede ai cittadini di sostenere una legge di prevenzione dell'ecocidio che potrebbe vedere i grandi inquinatori incarcerati per un periodo compreso tra i 10 e i 20 anni.
Novembre 2023 - CONSIGLIO NORDICO
Il Concilio del Nordha votato all'unanimità in una sessione a Oslo, in Norvegia, per adottare una raccomandazione che invita "i governi nordici a partecipare alle discussioni internazionali pertinenti per criminalizzare i crimini gravi contro l'ambiente naturale sia in tempo di guerra che in tempo di pace".
Ottobre 2023 - CILE
Il 17 agosto, in Cile, è stata pubblicata una nuova legge, la legge 21.595. Essa modifica il Codice penale in termini di crimini economici e incorpora una nuova sezione sugli "Attacchi contro l'ambiente", che include diversi elementi della definizione legale di ecocidio formulata dal Gruppo di esperti indipendenti, convocato dalla Fondazione Stop Ecocide nel 2021.
Settembre 2023 - ITALIA
L'Alleanza Verdi e Sinistra, sostenuta da Stop Ecocidio Italia e Stop Ecocide International, ha presentato al Parlamento italiano una proposta di legge volta a prevenire e criminalizzare l'ecocidio.
La proposta di legge, che si basa direttamente sulla definizione legale di ecocidio formulata dal gruppo di esperti indipendenti convocato dalla Fondazione Stop Ecocide nel 2021, è stata formalmente presentata al Parlamento e il dibattito e le votazioni si svolgeranno nei prossimi mesi.
Luglio 2023 - MESSICO
La deputata Karina Marlen Barrón Perales (PRI) ha proposto di aggiungere un nuovo articolo al Codice penale federale messicano che punisca chiunque compia "qualsiasi atto illegale o sconsiderato commesso con la consapevolezza di una sostanziale probabilità di danni gravi e diffusi o a lungo termine all'ambiente".
Luglio 2023 - SPAGNA/CATALUNYA
Il Parlamento catalano ha avviato una procedura per presentare al Congresso nazionale dei deputati una proposta di legge per inserire il reato di ecocidio nel Codice penale spagnolo. Da qui, la proposta proseguirà il suo iter. Ci saranno diversi mesi di audizioni in cui si potranno introdurre emendamenti al testo, dopodiché si svolgerà la votazione finale al Parlamento catalano.
Luglio 2023 - PAESI BASSI
Il deputato Lammert van Raan del Partij voor de Dieren (Partito degli Animali) ha lanciato ufficialmente una proposta di legge per criminalizzare l'ecocidio nei Paesi Bassi.
La proposta è attualmente soggetta a quattro settimane di consultazione pubblica prima di essere sottoposta al parere consultivo del Consiglio di Stato. Per diventare legge, la proposta dovrà poi essere approvata dal Parlamento.
Luglio 2023 - BELGIO
Il Consiglio dei ministri belga ha approvato in seconda lettura un disegno di legge che delinea le riforme proposte per il codice penale del Paese. Tra i nuovi crimini elencati per l'inclusione c'è l'ecocidio. In attesa dell'approvazione da parte del Parlamento entro la fine dell'anno, il Belgio diventerà il dodicesimo Paese ad aggiungere questo reato ai propri libri di testo.
Luglio 2023 - OSCE PA
L'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha invitato i parlamenti degli Stati partecipanti a inserire il concetto di ecocidio nel diritto nazionale e internazionale.
Giugno 2023 - BRASILE
Il partito politico brasiliano PSOL (Partido Socialismo e Liberdade) ha presentato al Congresso brasiliano una nuova proposta di legge sull'ecocidio. La proposta di legge sull'ecocidio mira a criminalizzare "il compimento di atti illegali o sconsiderati con la consapevolezza che essi generano una sostanziale probabilità di danni gravi e diffusi o a lungo termine all'ambiente".
Giugno 2023 - AUSTRIA
In occasione di un dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sugli effetti del cambiamento climatico sulla pace e sulla sicurezza, l'ambasciatore austriaco ha suggerito che "la comunità internazionale dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di rendere i danni diffusi e a lungo termine all'ambiente un crimine di diritto internazionale - definito "ecocidio". '
Maggio 2023 - SPAGNA
Il 9 maggio 2023, il governo spagnolo ha risposto ufficialmente a un' interrogazione scritta presentata da Inés Sabanés Nadal, deputata di Más País Verdes Equo, per sapere se il Ministero della Transizione ecologica e della Sfida demografica intendesse appoggiare la proposta di riconoscere l'ecocidio e i crimini autonomi contro l'ambiente nel quadro del Consiglio europeo.
Marzo 2023 - UNIONE EUROPEA
Tramite un annuncio durante la sessione plenaria mensile, il Parlamento europeo ha dichiarato ufficialmente il proprio sostegno all'inclusione dei reati di natura ecologica nella direttiva riveduta dell'Unione europea sulla protezione dell'ambiente tramite il diritto penale.
Marzo 2023 - UNIONE EUROPEA
Seguendo la direzione di marcia stabilita nei 4 comitati consultivi precedenti, l'ultimo e più importante nel contesto di questa direttiva, il comitato per gli affari giuridici (JURI), ha votato all'unanimità per includere i crimini ambientali più gravi - ampiamente noti come "ecocidio" - nel testo proposto per la direttiva che sarà presentato al Parlamento europeo il 17 aprile.
Marzo 2023 - 6 NAZIONI DEL PACIFICO
I governi di Vanuatu, Tuvalu, Tonga, Fiji, Niue e delle Isole Salomone hanno lanciato un appello collettivo [link PDF] per eliminare gradualmente i combustibili fossili, sostenere una transizione rapida e giusta del Pacifico verso le energie rinnovabili e rafforzare gli obblighi giuridici connessi, anche per "prevenire l'ecocidio".
Marzo 2023 - UCRAINA
La conferenza di United for Justice a Lviv discute la legge sull'ecocidio in un panel di alto livello "Perseguire i crimini di guerra ambientali" con la partecipazione del Ministro dell'Ambiente, a seguito dei gravi danni ambientali subiti in Ucraina a seguito dell'invasione russa.
Gennaio 2023 - CONSIGLIO D'EUROPA (46 Stati)
L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa adotta una risoluzione ed una raccomandazione che chiedono il riconoscimento dell'ecocidio, sulla base del rapporto della commissione per gli affari sociali, la salute e lo sviluppo sostenibile sul tema dell'ecocidio.Impatto ambientale dei conflitti armati.
Dicembre 2022 - BELGIO
Dibattito generale, Assemblea degli Stati Membri dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale: IlMinistro degli Esteri Hadja Lahbib ribadisce la"volontà del Belgio di impegnarsi ad esaminare l'introduzione di un crimine noto come 'ecocidio' nel sistema dello Statuto di Roma".
Dicembre 2022 - AOTEAROA/Nuova Zelanda
Dibattito generale dell'Assemblea degli Stati Membri dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale:IlMinistro degli Esteri di Aotearoa/Nuova Zelanda, On. Nanaia Mahuta, ha fatto una dichiarazione forte a sostegno di "future discussioni sul concetto di ecocidio come crimine internazionale per affrontare la distruzione ambientale a livello globale".
Dicembre 2022 - FINLANDIA
Dibattito generale, Assemblea degli Stati parte (ASP) dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale:IlMinistro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto accoglie con favore "ogni sforzo per utilizzare la giustizia penale internazionale per rispondere" alle minacce del cambiamento climatico ed alla perdita di biodiversità, e osserva che l'Assemblea fornisce un contesto per "continuare le discussioni sull'iniziativa dell'ecocidio".
Novembre 2022 - UCRAINA
In occasione del Vertice del G20 in Indonesia, il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha presentato ai leader mondiali una formula di pace in 10 punti volta a ripristinare una pace giusta e duratura per l'Ucraina. Il punto 8 del piano, che comprende la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare, la cessazione delle ostilità e il rispetto della Carta delle Nazioni Unite, affronta la sfida di "contrastare l'ecocidio".
Settembre 2022 - PANAMA
Assemblea generale dell'ONU: il vicepresidente della Repubblica di Panama, José Gabriel Carrizo, ha sostenuto che "è giunto il momento che il mondo si doti di un organismo internazionale che ritenga responsabili tutti coloro che causano danni al pianeta. [...] Quando si fermerà l'ecocidio?".
Settembre 2022 - VANUATU
Assemblea generale delle Nazioni Unite: Il Presidente Vurobaravu esorta gli stati asostenere l'inclusione del reato di ecocidio nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (CPI), affermando all'Assemblea che "agire con la consapevolezza di un danno grave e diffuso o duraturo all'ambiente non può più essere tollerato".
Agosto 2022 - AUSTRALIA
Il senatore David Shoebridge (Verdi australiani), nel suo primo discorso all'aula del Senato australiano il 2 agosto, dichiara di ritenere che sia "giunto il momento di promulgare un nuovo reato penale di ecocidio. L'ecocidio consiste nel danneggaire e distruggere in modo massiccio e diffuso gli ecosistemi naturali".
Giugno 2022 - KENYA
Il Segretario di Gabinetto per l'Ambiente e le Foreste del Kenya, Keriako Tobiko, ha rivelato una proposta di legge storica, affermando che tale proposta"contiene principi critici", che includono il "riconoscimento del diritto alla natura e, soprattutto, la creazione del reato di 'ecocidio'".ecocidio'".
Maggio 2022 - CIPRO
La questione della criminalizzazione dell'ecocidio è stata sollevata durante l'intervento parlamentare della deputata Alexandra Attalides, del Movimento di cooperazione ecologista-cittadina.
Aprile 2022 - DANIMARCA
Il Parlamento danese discute di ecocidio in seguito a un'interrogazione presentata al Ministro degli Esteri e decide (cfr. 15.22: A. Lind), a larga maggioranza, di seguire la conversazione sull'ecocidio a livello internazionale.
Marzo 2022 - ISLANDA
Risoluzione parlamentare sull'ecocidio presentata al Parlamento che chiede di sostenere il crimine internazionale di ecocidio e la legislazione nazionale sull'ecocidio. Con il sostegno trasversale di Partito Pirata, Riformatori Liberali, Socialdemocratici e Sinistra Verde.
Febbraio 2022 - UNIONE EUROPEA
Il Rapporto del Parlamento europeo sui diritti umani e la democrazia raccomanda agli Stati membri dell'UE di sostenere la criminalizzazione dell'ecocidio presso la Corte Penale Internazionale e di esaminare la rilevanza per il diritto dell'UE.
Dicembre 2021 - SAMOA
Samoa sostiene la conversazione sull'ecocidio presso la Corte Penale Internazionale ospitando il side event ufficialee fornendo una dichiarazione di sostegnoda parte del Primo Ministro.
Dicembre 2021 - BANGLADESH
Il Bangladesh sostiene la conversazione sull'ecocidio presso la Corte penale internazionale ospitando un evento collaterale ufficiale e fornendo unadichiarazione di sostegno .
Dicembre 2021 - VANUATU
Vanuatu continua a sostenere da tempo la conversazione sull'ecocidio presso la Corte penale internazionale, ospitando l'evento collaterale ufficiale e fornendo una dichiarazione di sostegno.
Dicembre 2021 - FINLANDIA
Il ministro degli Esteri finlandese sostiene la conversazione sull'ecocidio presso la CPI nella sua dichiarazione ufficiale all'Assemblea degli Stati Parte
Dicembre 2021 - BELGIO
Il Belgio sostiene la sensibilizzazione sull'ecocidio a livello internazionale nella sua dichiarazione ufficiale all'Assemblea della Corte penale internazionale e interviene (cfr. 1h26m) in un evento collaterale ufficiale della CPI.
Novembre 2021 - IRLANDA
Jennifer Whitmore TD presenta un'interrogazione parlamentare: il governo irlandese sosterrà il riconoscimento dell'ecocidio come crimine internazionale?
Novembre 2021 - Papua occidentale
Il governo provvisorio della Papua occidentale lancia a Glasgow, durante la COP26, la sua Green State Vision, che include esplicitamente la criminalizzazione dell'ecocidio.
Novembre 2021 - Regno Unito
Il Segretario di Stato ombra per la Giustizia, David Lammy MP, annuncia pubblicamente, durante la COP26, l'impegno del Partito Laburista a sostenere le discussioni sul crimine internazionale di ecocidio.
Novembre 2021 - MESSICO
Il senatore Raúl Paz Alonzo ha chiesto al governo messicano di riconoscere l'ecocidio come quinto crimine contro la pace e la sicurezza mondiale.
Novembre 2021 - BELGIO
La Commissione parlamentare per gli Affari esteri del Belgio approva una risoluzione;
"chiede al governo belga di includere il reato di ecocidio nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale e nel Codice penale belga".
Ottobre 2021 - SPAGNA
Presso la Commissione per la transizione ecologica del Congresso è stata registrata una proposta che chiede al governo di sostenere la creazione del reato di ecocidio. (P. 50)
Settembre 2021 - Regno Unito
Dibattito tra i Lord sull'emendamento rivisto al disegno di legge britannico sull'ambiente presentato dalla Baronessa Bennett. Proposta di legge sull'ambiente - Emendamento 126: "ecocidio", che il governo di Sua Maestà sostenga la negoziazione di un emendamento allo Statuto della Corte penale internazionale per istituire un crimine di ecocidio.
Settembre 2021 - CILE
La Sottocommissione per il Quadro Generale dei Diritti Umani, Ambientali e Naturali della Convenzione Costituzionale discute l'ecocidio, ottenendo un voto favorevole per l'aggiunta di un allegato (prima bozza QUI ) alla nuova Costituzione cilena.
Agosto 2021 - FRANCIA
Approvato il Climate & Resilience Act, che prevede pene fino a 10 anni per i reati di "ecocidio" (art. 231-3) e l'obbligo per il governo di riferire sui progressi compiuti verso il crimine internazionale di ecocidio (art. 296).
Luglio 2021 - CILE
Approvata una risoluzione parlamentare che invita il governo a proporre un emendamento sull'ecocidio allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
Giugno 2021 - SCOZIA
Mozione parlamentare che invita il governo ad accogliere il lavoro del Gruppo di esperti indipendenti per la definizione giuridica dell'ecocidio e ad accogliere l'emergere di un ampio consenso internazionale per il riconoscimento dell'ecocidio come crimine.
Giugno 2021 - Regno Unito
Progetto di legge sull'ambiente - Due emendamenti
287: Sostenere la negoziazione di un emendamento allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale per istituire un crimine di ecocidio.
293D: Sostenere un crimine di ecocidio nel Regno Unito utilizzando la definizione completa recentemente lanciata.
Giugno 2021 - BANGLADESH
La Commissione per il Ministero dell'Ambiente, delle Foreste e dei Cambiamenti Climatici raccomanda di aggiungere una disposizione al Codice di Procedura Penale o di redigere un nuovo quadro giuridico per codificare l'ecocidio.
Giugno 2021 - UNIONE EUROPEA
La strategia per la biodiversità recentemente adottata dall'UE comprende: "Incoraggia l'UE e gli Stati membri a promuovere il riconoscimento dell'ecocidio come crimine internazionale ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI)".
Maggio 2021 - UNIONE EUROPEA
La commissione giuridica del Parlamento europeo sulla responsabilità delle imprese per danni ambientali esorta la Commissione europea a "studiare la rilevanza dell'ecocidio per il diritto dell'UE e la diplomazia dell'UE"(paragrafo 12).
Maggio 2021 - UNIONE EUROPEA
La risoluzione del Parlamento europeo sugli affari esteri incoraggia "l'UE e i suoi Stati membri a prendere un'iniziativa coraggiosa ... per aprire la strada, all'interno della Corte penale internazionale (CPI), a nuovi negoziati tra le parti al fine di riconoscere l'ecocidio come crimine internazionale ai sensi dello Statuto di Roma"(paragrafo 11).
Febbraio 2021 - LUSSEMBURGO
I ministri degli Affari esteri e dell'Ambiente dichiarano congiuntamente che il Lussemburgo è "pronto a sostenere il riconoscimento dell'ecocidio nel diritto europeo e internazionale quando sarà il momento".
Gennaio 2021 - CANADA
La risposta ufficiale alla petizione sull'ecocidio dice che il Canada "seguirà da vicino le discussioni sull'ecocidio a livello internazionale".
Gennaio 2021 - UNIONE EUROPEA
La commissione ENVI (ambiente) invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere il riconoscimento dell'ecocidio nel diritto internazionale e a studiare la sua rilevanza per il diritto dell'UE.
Gennaio 2021 - FINLANDIA
L'ex presidente della Finlandia (2000-2012), Tarja Halonen, esprime pubblicamente il suo sostegno al crimine internazionale di ecocidio.
Gennaio 2021 - UNIONE EUROPEA
Il Parlamento vota per incoraggiare gli Stati membri a sostenere il riconoscimento dell'ecocidio come crimine presso la CPI
Dicembre 2020 - SPAGNA
La Commissione parlamentare per gli affari esteri presenta una raccomandazione al governo spagnolo affinché esamini la possibilità di legiferare in materia di ecocidio a livello nazionale e internazionale
Dicembre 2020 - PAESI BASSI
Il Partito per gli Animali presenta al Parlamento un libro bianco sull'ecocidio
Dicembre 2020 - BELGIO
La dichiarazione ufficiale rilasciata all'Assemblea degli Stati Parte della CPI dal Vice Primo Ministro/Ministro degli Esteri Sophie Wilmès rende il Belgio la prima nazione europea a proporre la criminalizzazione dell'ecocidio alla Corte Penale Internazionale.
Dicembre 2020 - FINLANDIA
Il ministro degli Esteri Pekka Haavisto consegna un messaggio speciale all'evento collaterale della CPI di sostegno a Vanuatu e alle Maldive e di interesse per la discussione sull'ecocidio e la stesura della definizione di ecocidio.
Ottobre 2020 - PORTOGALLO
Il partito PAN propone di legiferare sull'ecocidio in parlamento, la mozione viene bocciata ma la discussione è produttiva (vedi gennaio 2021)
Ottobre 2020 - BELGIO
Il nuovo governo belga si impegna a "intraprendere un'azione diplomatica per fermare il crimine dell'ecocidio" come parte del suo programma di governo.
Ottobre 2020 - Regno Unito
Il ministro ombra della Giustizia David Lammy chiede di criminalizzare l'ecocidio nel suo discorso TED Countdown
Settembre/ottobre 2020 - SVEZIA
Due mozioni sull'ecocidio presentate al Parlamento svedese, una del Partito della Sinistra e una dei Verdi/Socialdemocratici.
Luglio 2020 - SVEZIA
I parlamentari di entrambi i partiti al governo (Verdi e Socialdemocratici) contattano la Fondazione Stop Ecocide chiedendo una bozza di definizione legale di ecocidio / modifica dello Statuto di Roma
Luglio 2020 - BELGIO
Mozione presentata in Parlamento dai Verdi che chiedono una legislazione sull'ecocidio a livello nazionale e internazionale.
Giugno 2020 - FRANCIA
Il presidente Macron promette di sostenere il riconoscimento dell'ecocidio sulla scena internazionale e di esaminarlo per inserirlo nella legge francese, in risposta alle proposte della Citizens Climate Assembly.
Marzo 2020 - SVEZIA
Il movimento dei lavoratori esorta la Svezia ad assumere un ruolo guida nel proporre il reato di ecocidio.
Dicembre 2019 - VANUATU e le MALDIVE
Richiesta di prendere in seria considerazione il crimine di ecocidio all'assemblea della Corte penale internazionale.
Novembre 2019 - VATICANO
Papa Francesco chiede che l'ecocidio diventi una "quinta categoria di crimini contro la pace" presso la Corte penale internazionale
Stop Ecocide International (SEI) è stata co-fondata nel 2017 dall'avvocato d'avanguardia Polly Higgins (1968-2019) e dall'attuale CEO Jojo Mehta.
Il SEI è la forza trainante al centro del crescente movimento globale per rendere l'ecocidio un crimine internazionale. Il nostro lavoro principale è sostenere i progressi diplomatici e promuovere il sostegno globale intersettoriale.
Noi collaboriamo con diplomatici, politici, avvocati, leader aziendali, ONG, gruppi indigeni e religiosi, influencer, esperti accademici, campagne di base e singoli individui.
Ci troviamo al punto d'incontro tra sviluppi legali, trazione politica e narrazione pubblica, siamo in una posizione unica per seguire, sostenere e amplificare la conversazione globale. amplificare la conversazione globale.
Il nostro team internazionale è attivo in molte parti del mondo ed è gestito dal nostro headquarter che si trova nel Regno Unito da Stop Ecocide International Ltd.
Il nostro ente di beneficenza, la Fondazione Stop Ecocide è il principale veicolo di raccolta fondi e di garanzia di funzionamento per il nostro lavoro. La Fondazione è stata l'ente committente del Gruppo di esperti indipendenti per la definizione giuridica dell'ecocidio. Ha lo status di ANBI nei Paesi Bassi e di 501(c)(3) negli Stati Uniti attraverso uno sponsor fiscale.
Stop Ecocide International (SEI)
Debbie Buyaki
Co-Lead, Gioventù per la legge sull'ecocidio
Judy Foster
Responsabile delle operazioni e dell'assistenza internazionale
Robin Gairdner
Responsabile del settore digitale
James Gondi
Direttore Africa
Rodrigo Lledó
Direttore Americhe
Anna Maddrick
Analista legale e collegamento diplomatico
Jojo Mehta
Cofondatore
e CEO
Sue Miller
Responsabile delle reti globali
Maite Mompó
Direttore di lingua spagnola, Stop Ecocidio
Rob Monaghan
Responsabile delle comunicazioni
Françoise Monkhouse
Assistente esecutivo e coordinatore di eventi
Oliver Müller
Direttore finanziario
Lucy Rees
Coordinatore delle campagne nazionali
Constanza Sofía Soler Balza
Coordinatore delle Americhe
Andy Squiff
Senior Designer
Valeria Vassallo
Digital Media
Léa Weimann
Co-Lead, Gioventù per la legge sull'ecocidio
Patricia Willocq
Coordinatore dei Paesi francofoni
Emma Pearce
Responsabile delle comunicazioni
Digitali
Sedi distaccate
AOTEAROA / NUOVA ZELANDA Brigid Inder
Co-leader di Stop Ecocide Aotearoa / Nuova Zelanda
AOTEAROA / NUOVA ZELANDA Lyndon De Vantier
Co-lead Stop Ecocide Aotearoa / Nuova Zelanda
AUSTRALIA
Michelle Maloney
Co-leader di Stop Ecocide Australia
AUSTRALIA
Rob White
Guida Stop Ecocide Australia
BELGIO
PatricaWillocq
Fondatrice e coordinatrice, Stop Ecocide Belgique
CANADA
DonaGrace-Campbell
Direttore nazionale e cofondatore di Stop Ecocide Canada
CIPRO
Paraskevi Christodoulou
Fondatore di Stop Ecocide Cipro
DANIMARCA
LarsOlesen
Co-leader, Stop Ecocide Danimarca
DANIMARCA
Bart Bes
Co-leader, Stop Ecocide Danimarca
RDC
Guillaume Kalonji
Stop Ecocide RDC
FINLANDIA
Raila Knuuttila
Co-fondatore, Ecocide Law Finland
GERMANIA
Wolf Hingst
Caposettore, Stop Ecocide Deutschland
ISLANDA
Helga Hvanndal
Cofondatrice Stöðvum vistmorð
ITALIA
Dani Spizzichino
Fondatore e co-leader di Stop Ecocidio Italia
ITALIA
Matthew Burnett-Stuart
Co-lead, Stop Ecocidio Italia
NORVEGIA
NabilAhmed
Co-leader di Stop Ecocide Norvegia
PORTOGALLO
Marlene Peres
Lead, Stop Ecocidio Portogallo
SPAGNA
Maite Mompó
Direttore spagnolo, Stop Ecocidio
TUNISIA
Ahmed Elhadj
Rappresentante di Stop Ecocide in Tunisia
USA
Julia Jackson
Co-presidente,
Alleati USA
ZAMBIA
Darwin Malwele
Co-lead Stop Ecocide Zambia
ZAMBIA
Precious Kalombwana
Co-leader di Stop Ecocide Zambia
Capigruppo associati
AFGHANISTAN
Abdulhadi Achakzai
Fondatore EPTDO
ARGENTINA
Miguel Ángel Asturias
Direttore AIDPAC, Abogado asesor Argentina Sin Ecocidio
ARGENTINA
Romina Hakl
Argentina Sin Ecocidio
AUSTRIA
Jennifer Laourou
Co-fondatrice Österreich gegen Ökozid
BANGLADESH
Kazi Amdadul Hoque
Direttore senior della pianificazione strategica, Friendship
COLOMBIA
Luisa Fernanda Fierro Hernández
Colombia Sin Ecocidio
GUATEMALA
Cristofer Lopez
Coordinatore Guatemala sin Ecocidio.
COLOMBIA
Isis Álvarez Ortiz
Colombia Sin Ecocidio
CROAZIA
DinaDrajiga
Coordinatore
GHANA
Prince Yeboah Okyere
End Ecocide Ghana
GHANA
NanaYaw Osei-Dwarka
End Ecocide Ghana
LETTONIA
JānisMatulis
Movimento Verde Lettone
LIBERIA
Dr Justin Akankali
Fondatore di End Ecocide Liberia
MALAWI
AubreyChidziwisano
Kuthetsa Kuononga Chilengedwe Malawi
MAURITIUS
Neha Sewsingh
Responsabile della campagna End Ecocide Mauritius
MESSICO
Verónica Sacta
México Sin Ecocidio
NIGERIA
GaiusOkwezuzu
Co-Direttore, End Ecocide Nigeria
NIGERIA
Prof. Violet Aigbokhaevbo
Co-Direttore End Ecocide Nigeria
PERU
ErikOrtega
Cofondatore e coordinatore di Perú Sin Ecocidio
SUDAFRICA
Mihle Gayiza
Segretario SAYCCC
COREA DEL SUD
Juneseo Hwang
Co-lead End Ecocide Korea
SRI LANKA
Shantha Dalugamage
Presidente, Stichting Mission Lanka
SVEZIA
Pia Björstrand
Presidente,
End Ecocide Svezia
SVIZZERA
LillianRobb
Capofila, End Ecocide Svizzera
TURCHIA
İlksenDinçer Baş
End Ecocide Türkiye
UGANDA
Kayinga Muddu Yisito
Fondatore COTFONE
UGANDA
Eriga Reagan Elijah
Liaison diplomatico con l'Uganda
UCRAINA
Olga Chevganiuk
Capo del Dipartimento Internazionale, UAnimals
VENEZUELA
VíctorRujano
Venezuela Sin Ecocidio
VENEZUELA
Daniel Delgado
Venezuela Sin Ecocidio
Consiglio della Fondazione Stop Ecocide
Jojo Mehta
Presidente del Consiglio di amministrazione
Richard Leachman
Tesoriere del Consiglio di amministrazione e consulente strategico
Kathelijne Drenth
Segretario del Consiglio di amministrazione
Comitato consultivo
Patrick Alley
Cofondatore, Global Witness
Nnimmo Bassey
Direttore fondatore della Fondazione Salute della Madre Terra
Mindahi Bastida
Anziano e portavoce indigeno
Gail Bradbrook
Cofondatore, Extinction Rebellion
Valérie Cabanes
Esperto di diritto internazionale (diritti umani)
Sophie Dembinski
Responsabile delle politiche e manager del Regno Unito, Ecosia
Clare Dubois
Fondatrice, TreeSisters
Baltasar Garzón
Avvocato penalista internazionale, ex giudice dell'Audiencia Nacional spagnola
Ken Kitatani
Direttore generale, Consiglio internazionale per l'economia ambientale e lo sviluppo
Kurikindi
Anziano e sciamano amazzonico
Kate Mackintosh
Direttore esecutivo dell'UCLA Law Promise Institute Europa
Andreas Magnusson
Attivista per il clima e organizzatore di "Fridays For Future".
Mike Mansfield QC, avvocato specializzato in diritti umani, Nexus Chambers
Chidi Oti Obihara
Esperto di finanza verde
Lisa Oldring
Consulente legale, Diritti umani e ricercatrice di dottorato, Università di Amsterdam
Mikko Pyhälä
Ambasciatore emerito, Finlandia
Jonathon Porritt
Direttore fondatore di Forum for the Future; autore e attivista per la sostenibilità
Mike Robinson
Direttore Generale della Società Geografica Reale Scozzese
Richard Rogers
Partner, Global Diligence LLP; Fondatore, Climate Counsel
Ellen Cormack
Co-leader della Rete degli studenti
Pella Thiel
Fondatrice, End Ecocide Svezia
Jan van de Venis
Avvocato specializzato in diritti umani e diritti della natura
Elly van Vliet
Console onorario di Vanuatu nei Paesi Bassi
Margaretha Wewerinke-Singh
Professore associato di diritto della sostenibilità, Università di Amsterdam
CILE
NandaPoblete
Chile Sin Ecocidio
Rami
Stop Ecocide International è l'organizzazione consultiva di esperti al centro dello sviluppo della legge sull'ecocidio.
Monitoriamo, amplifichiamo e supportiamo questa iniziativa giuridica, che è ora presa in considerazione dai legislatori di tutto il mondo.
Il nostro obiettivo è che i danni ambientali più gravi, diffusi o di lunga durata siano riconosciuti come crimini internazionali. La nostra Fondazione benefica ha commissionato la redazione della definizione di ecocidio del Comitato di Esperti Indipendenti, pubblicata nel 2021.
Forniamo consulenza tecnica sulla legge sull'ecocidio, la sua logica, le sue implicazioni e i progressi in molteplici giurisdizioni. Ci concentriamo in particolare sullo sviluppo della conversazione sull'ecocidio presso la Corte Penale Internazionale, attraverso eventi ufficiali e collaborazioni con stati interessati.
Con 15 anni di esperienza in questo campo e con team e gruppi associati in più di 50 paesi, lavoriamo con diplomatici, politici, avvocati, leader aziendali, ONG, gruppi indigeni e religiosi, influencer, accademici, campagne e molti altri.
Connettiamo ed organizziamo, partecipiamo a conferenze delle Nazioni Unite, eventi industriali e della società civile, panel, podcast, documentari e conversazioni attraverso molteplici media. Creiamo reti di gruppi d’interesse riguardanti la legge sull'ecocidio e forniamo risorse a chi vuole supportare tali reti.
Contributi di Stop Ecocide International a eventi globali chiave
Side event ufficiale ASP 2023
Side Event ufficiale della COP28
2023 Assemblea del Circolo Polare Artico
Conferenza sull'acqua ONU 2023
DAVOS 2023
COP15 Montréal
Per richieste di alto livello/diplomatiche, coordinamento o per ulteriori informazioni, si prega di contattare diplomatic@stopecocide.earth