Proposta di legge per criminalizzare l'"ecocidio" in Italia
Sintesi
Presentata al Parlamento italiano una nuova proposta di legge per criminalizzare l'"ecocidio".
Proposta di legge di Alleanza Verdi e Sinistra (Alleanza Verdi e Sinistra).
Il dibattito e le votazioni parlamentari si svolgeranno nei prossimi mesi.
A seguito della recente riforma costituzionale, il nuovo disegno di legge sull'ecocidio è destinato a rafforzare ulteriormente l'impegno legislativo italiano per la tutela dell'ambiente.
L'Italia si aggiunge all'UE, al Messico, al Brasile, ai Paesi Bassi, alla Scozia, alla Spagna (Catalogna) e al Belgio che hanno proposte di legge sull'ecocidio in varie fasi.
Alleanza Verdi e Sinistra, sostenuta da Stop Ecocidio Italia e Stop Ecocide International, ha presentato al Parlamento italiano una proposta di legge volta a prevenire e criminalizzare l'ecocidio.
La proposta di legge, che si basa direttamente sulla definizione legale di ecocidio formulata dal gruppo di esperti indipendenti convocato dalla Fondazione Stop Ecocide nel 2021, è stata formalmente presentata al Parlamento e il dibattito e le votazioni si svolgeranno nei prossimi mesi.
La proposta di legge è stata lanciata nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma il 12 settembre nella sede del Parlamento italiano (Palazzo Montecitorio) e che ha visto la partecipazione di Filiberto Zaratti (proponente della proposta di legge), Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, nonché Jojo Mehta, co-fondatore e direttore esecutivo di Stop Ecocide International e Dani Spizzichino, fondatore e responsabile della campagna Stop Ecocidio Italia.
Nel febbraio 2002 il Parlamento italiano ha preso la decisione storica di inserire la tutela dell'ambiente nella Costituzione. Se adottata con successo, la nuova proposta di legge sull'ecocidio, che criminalizzerebbe i "danni gravi e diffusi o a lungo termine" alla natura, sembra destinata a rafforzare ulteriormente l'impegno legislativo italiano per la protezione dell'ambiente naturale.
Jojo Mehta, co-fondatore e direttore esecutivo di Stop Ecocide International, ha dichiarato:
"Questa è una notizia estremamente entusiasmante che arriva dall'Italia. Il riconoscimento legale dell'ecocidio sta rapidamente diventando un passo necessario nei parlamenti nazionali di tutto il mondo.
"Negli ultimi mesi sono stati proposti o portati avanti disegni di legge sull'ecocidio nell'UE, in Brasile, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Spagna (Catalogna) e in Messico. I leader di tutto il mondo stanno chiaramente iniziando a svegliarsi di fronte ai pericoli reali che corriamo e sta emergendo una forte direzione di marcia a livello legislativo.
"Lo slancio a cui stiamo assistendo mantiene l'ecocidio in cima all'agenda globale. È solo questione di tempo prima di vedere riconosciuta dalla Corte penale internazionale la protezione legale contro i danni ambientali gravi e diffusi o a lungo termine".
Dani Spizzichino, fondatore e responsabile della campagna di Stop Ecocidio Italia, ha dichiarato:
"Questa proposta di legge offre all'Italia un'opportunità senza precedenti per mettere fuori legge pratiche che causano danni ambientali diffusi.
"Se adottato, l'Italia potrà essere orgogliosamente al fianco di decine di altre nazioni all'avanguardia che hanno già adottato una legislazione nazionale sull'ecocidio.
"Ogni nuova proposta di legge sull'ecocidio manda un segnale al mondo: c'è un vero appetito politico e culturale per un'azione legale ambientale significativa ed è ora di salire a bordo.
"Non ho dubbi che la recente ondata di proposte nazionali e regionali in materia di ecocidio lasci intendere la concreta possibilità di vedere presto il riconoscimento internazionale del crimine di ecocidio. Sono profondamente orgoglioso che l'Italia possa giocare un ruolo centrale nel raggiungimento di questo necessario obiettivo".