Un senatore messicano chiede al governo di sostenere il crimine internazionale di ecocidio

Intervenendo da Glasgow durante i colloqui sul clima della COP26, il senatore Raúl Paz Alonzo ha chiesto al governo messicano di riconoscere l'ecocidio come quinto crimine contro la pace e la sicurezza mondiale.

Qualche settimana fa, il senatore Paz ha invitato il Congresso messicano a riconoscere l'ecocidio come reato grave nel codice penale federale. Ora, da Glasgow e nel contesto della COP 26, il senatore ha esortato il governo federale del Messico a essere il primo Paese latinoamericano a sostenere espressamente l'inclusione dell'ecocidio nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, un'iniziativa già sostenuta da Belgio, Francia e Stati insulari come Vanuatu e Maldive, oltre che dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, da Papa Francesco e anche dal Parlamento europeo.

Da Glasgow, il senatore Paz ha dichiarato: "Mi incontro con l'organizzazione Stop Ecocide a Glasgow per annunciare due cose: che stiamo presentando in Messico la proposta di inserire l'ecocidio come reato grave nel Codice Penale Federale e che stiamo chiedendo allo Stato messicano di appoggiare l'iniziativa internazionale per rendere l'ecocidio un crimine internazionale, come spinto da Papa Francesco. Siamo in un momento cruciale della storia dell'umanità e abbiamo bisogno di misure come questa per affrontare l'attuale emergenza climatica".

Se il Messico approvasse questa legge, sarebbe il primo Paese latinoamericano a riconoscere l'ecocidio, il che consentirebbe di prevenire e, se necessario, punire le grandi catastrofi ambientali che finora sono state commesse impunemente o hanno comportato solo una multa insignificante rispetto al danno causato.

L'appello è stato deferito dal Senato alla Commissione Affari Esteri e si attende una risposta del Presidente della Repubblica nei prossimi giorni. Il senatore Paz ha anche sottolineato che: "Questo è stato uno sforzo di diversi mesi e qui a Glasgow, alla COP26, dimostriamo che siamo qui per lavorare ai cambiamenti di cui il Messico e il mondo hanno bisogno".

Paz Alonzo ha deciso di aderire all'iniziativa Stop Ecocide dopo aver constatato, in qualità di presidente della Commissione per le risorse idriche, che il Paese è stato testimone di una delle peggiori siccità degli ultimi 20 anni e dopo aver visto come nello stesso periodo i quadri giuridici non siano stati aggiornati per affrontare i crimini contro l'ambiente. 

Martedì scorso, il senatore ha partecipato a un evento indipendente durante la COP26, organizzato da Stop Ecocide International, che si è occupato di come proteggere la Madre Terra, dalla Sacra Tutela dei popoli indigeni alla Legge sull'Ecocidio.

Maite Mompó, coordinatrice di Stop Ecocide Americas, ha dichiarato: "È fondamentale che gli Stati latinoamericani si uniscano al movimento globale per rendere l'ecocidio un crimine internazionale ed è importante che prendano in considerazione anche l'introduzione di questo nuovo reato nella propria legislazione. Di fronte alla crisi climatica ed ecologica che stiamo vivendo, dobbiamo porre fine a questa massiccia distruzione della natura e per farlo abbiamo urgentemente bisogno di introdurre il reato di ecocidio nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale". Stop Ecocide accoglie con favore l'iniziativa del senatore e ha chiesto che venga sostenuta da tutti i gruppi politici in modo non partitico, perché la protezione dell'ambiente e del futuro delle nuove generazioni è un compito per il quale dobbiamo impegnarci tutti".

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