il partito verde belga presenta una proposta di legge per rendere l'ecocidio un reato

I Verdi belgi presentano una proposta di legge per rendere l'ecocidio un crimine - e sostengono l'emendamento sull'ecocidio allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale

belgio in generale (2).jpg

Dopo la dichiarazione del mese scorso del presidente francese Emmanuel Macron a favore del reato di ecocidio, i partiti ecologisti belgi hanno colto l'occasione per proporre l'istituzione del reato in Belgio e a livello internazionale. 

In collaborazione con l'esperta legale francese, veterana delle campagne (e socia di Stop Ecocide) Valérie Cabanes, i Verdi hanno presentato questa settimana una proposta di legge alla Camera dei Rappresentanti del Parlamento federale, che propone:

  1. Valutare l'introduzione di un reato di ecocidio nel codice penale belga, in collaborazione con le Regioni;

  2. Sostenere l'iniziativa di Vanuatu e delle Maldive di emendare lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale per includere il crimine di ecocidio;

  3. Proporre, a nome del Regno del Belgio, emendamenti allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale allo scopo di includere il crimine di ecocidio.

Samuel Cogolati, il deputato che ha presentato la proposta, è impegnato a prevenire la distruzione di massa della Terra. Ha spiegato: 

"In questo momento la legge vieta il furto e il traffico di droga, ma tace sui crimini più gravi commessi contro il pianeta! Ora siamo tutti vittime del collasso climatico, dell'inquinamento e del crollo della biodiversità. Dobbiamo proteggere la natura e le generazioni future in modi molto più forti e applicabili. Dobbiamo riconoscere il valore intrinseco degli ecosistemi nel nostro codice penale. Perché senza acqua, senza foreste, senza aria pulita, non possiamo sopravvivere sulla Terra. Il pianeta è la nostra casa comune. È tempo che il diritto penale venga urgentemente in soccorso". 

La proposta di Cogolati sarà discussa e votata dopo la pausa estiva. Poiché gli ecologisti costituiscono il secondo gruppo partitico del Belgio, la proposta sarà certamente presa in seria considerazione.

Cabanes, da parte sua, è lieta di vedere che tanti anni di campagna dedicata in Francia e oltre cominciano a dare i loro frutti:

"La cosa più importante che sta emergendo in questo momento è la voce di Stati con una forte influenza diplomatica (Francia, Belgio), in modo che possano iniziare dei veri e propri negoziati e che un emendamento allo Statuto di Roma per riconoscere l'ecocidio possa essere messo in agenda, senza dubbio nel 2021. Inoltre il Belgio [è] uno dei Paesi che già esercita la giurisdizione internazionale [quindi] una legge nazionale può avere un impatto internazionale, e questo è estremamente interessante".

Questa settimana Bruxelles è chiaramente il luogo in cui discutere di crimini di ecocidio. Proprio ieri due giovani attiviste belghe di "Venerdì per il futuro", Anuna de Wever e Adélaïde Charlier, si sono unite a Greta Thunberg, svedese, e a Luisa Neubauer, tedesca, per lanciare una lettera aperta rivolta ai leader dell'UE che si riuniscono oggi a Bruxelles per discutere della ripresa di Covid-19. La lettera, che ha già raccolto molte migliaia di firme, esorta i leader a trattare la crisi climatica come una crisi, con la richiesta principale di sostenere il crimine di ecocidio. La lettera, che ha già raccolto molte migliaia di firme, esorta i leader a trattare la crisi climatica come una crisi, con la richiesta principale di sostenere un crimine internazionale di ecocidio.

Ruth_Davey_Photographer_Look_Again_Stop_Ecocide_Jojo_Mehta-2409.jpg

Jojo Mehta, cofondatore della campagna internazionale Stop Ecocide, ha dichiarato:

"Questa è una settimana incredibilmente emozionante. La società civile e i politici si stanno svegliando sulla necessità di un modo semplice e applicabile per proteggere il nostro prezioso sistema di supporto vitale - il mondo vivente naturale. Rendere l'ecocidio un reato è un modo semplice per prevenire ulteriori devastazioni. Ci siamo già rallegrati per l'enorme ondata di sostegno alla lettera di Greta di ieri e ora attendiamo con ansia l'esito delle discussioni in Belgio dopo l'estate".

C'è un crescente sostegno alla proposta di rendere l'ecocidio un crimine internazionale: lo scorso novembre Papa Francesco ha chiesto che l'ecocidio sia una "quinta categoria di crimini contro la pace"; a dicembre i piccoli Stati insulari di Vanuatu e delle Maldive hanno chiesto di prendere seriamente in considerazione il crimine di ecocidio all'assemblea della Corte penale internazionale; all'inizio di quest'anno il movimento dei lavoratori svedesi ha esortato la Svezia ad assumere un ruolo guida nella proposta; e proprio il mese scorso il presidente francese Macron ha promesso di sostenerlo sulla scena internazionale.

Precedente
Precedente

la fondazione greta thunberg dona alla fondazione stop ecocide

Avanti
Avanti

I leader dell'Unione Europea sono chiamati ad affrontare l'emergenza liminare e a sostenere la trasformazione dell'ecocidio in un crimine internazionale.