Il Papa chiede "regole globali ed efficaci" per affrontare la crisi

Sintesi:

  • Papa Francesco ha invitato i governi ad assumersi la responsabilità dei cambiamenti climatici e dei danni ambientali.

  • Questo avviene sull'orlo della legislazione sull'ecocidio che sta avanzando in tutte le legislature mondiali.

  • Papa Francesco ha precedentemente chiesto il riconoscimento dell'ecocidio e la sua inclusione come crimine nella Corte penale internazionale nel 2019.


Papa Francesco ha pubblicato la "Laudate Deum", un'esortazione apostolica che chiede ai governi di assumersi la responsabilità dei cambiamenti climatici e dei danni ambientali.

Facendo seguito alla "Laudato Sì" del 2015, Papa Francesco sottolinea l'indiscutibile origine umana dell'emergenza climatica globale e invoca una maggiore cooperazione internazionale per controllare i danni ambientali. Papa Francesco è stato anche il primo capo di Stato, nel 2019, a sostenere pubblicamente l'inclusione dell'ecocidio come crimine sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale.

Papa Francesco condivide che: "quando parliamo della possibilità di una qualche forma di autorità mondiale regolata dal diritto, non dobbiamo necessariamente pensare a un'autorità personale", ma a "organizzazioni mondiali più efficaci, dotate del potere di provvedere al bene comune globale, all'eliminazione della fame e della povertà e alla sicura difesa dei diritti umani fondamentali".

Continua dicendo che i governi internazionali "devono essere dotati di un'autorità reale, in modo tale da prevedere il raggiungimento di alcuni obiettivi essenziali".

Ciò avviene a ridosso della legislazione sull'ecocidio che sta avanzando in tutte le legislature mondiali, tra cui Messico, Brasile e Belgio. Per "ecocidio" si intendono "atti illegali o sconsiderati commessi con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che tali atti causino danni gravi, diffusi o a lungo termine all'ambiente".

Un esempio di "vera autorità" in materia di ecocidio è rappresentato dal fatto che il Parlamento europeo ha dichiarato ufficialmente di sostenere l'inclusione dei reati di ecocidio nella revisione della direttiva dell'Unione europea sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale. La decisione sull'inclusione dell'ecocidio nella direttiva è prevista per novembre. 

Rodrigo Lledó, direttore di Stop Ecocide Americas, elogia la dichiarazione del Papa: 

"Papa Francesco ha chiesto nel 2019 il riconoscimento dell'ecocidio come crimine contro la pace. Oggi, nel suo messaggio Laudate Deum, ha chiesto ancora una volta di prevenire i "danni arrecati alla nostra casa comune" e di stabilire "regole globali ed efficaci" che permettano la "salvaguardia globale" dei diritti umani e sociali e la protezione dell'ambiente.

Il diritto penale può fornire l'esecutività giudiziaria necessaria a questo scopo. Se, come suggerito da Papa Francesco e di cui molti Paesi stanno discutendo, l'ecocidio venisse incluso nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, questo fornirebbe un reale potere preventivo per proteggere il creato e contribuirebbe a realizzare quel cambiamento culturale senza il quale, come dice il Papa, "non c'è cambiamento duraturo".

Stop Ecocide International ha lavorato a stretto contatto con i politici di tutto il mondo per sviluppare proposte di legge sull'ecocidio ed è incoraggiata dal rapido progresso globale di questa legislazione protettiva.

Precedente
Precedente

Cile: nuove leggi introducono elementi della definizione di ecocidio

Avanti
Avanti

Proposta di legge per criminalizzare l'"ecocidio" in Italia