Svezia: il Parlamento vota per rendere l'"ecocidio" un crimine internazionale

Sintesi:

  • Mercoledì 15 maggio, il Parlamento svedese (Riksdag) ha votato un totale di sei mozioni, provenienti da quattro partiti politici, che contengono proposte per rendere l'ecocidio proibito dal diritto internazionale nell'ambito della Corte penale internazionale (CPI). 

  • La Commissione per gli Affari Esteri ha dichiarato di condividere le intenzioni delle mozioni, ma ha raccomandato al Parlamento di non sostenerle in quanto il Governo ha già espresso una posizione positiva sulla definizione dell'ecocidio come crimine presso la CPI. La commissione ha dichiarato che "seguirà da vicino l'analisi e il lavoro del governo in questo settore".

  • Facendo eco al Ministro degli Esteri Tobias Billström, e come dichiarato nel rapporto 2023/24:UU14la commissione ha sottolineato la necessità di rafforzare il quadro giuridico internazionale per la protezione dell'ambiente, osservando che "farlo attraverso un addendum sull'ecocidio allo Statuto di Roma è una proposta innovativa che potrebbe rappresentare una possibile strada da percorrere".

  • Il voto in Parlamento è stato serrato: 153 deputati hanno votato in linea con le raccomandazioni della Commissione Affari Esteri (cioè contro le mozioni) e 150 hanno votato a favore.

  • Nelle ore precedenti al voto, un'iniziativa guidata dalla Sweden's Ecocide Law Alliance, ha visto i rappresentanti di tredici aziende e organizzazioni imprenditoriali svedesi sollecitare il governo a lavorare attivamente per l'introduzione di un reato internazionale di ecocidio per la protezione della natura e per creare condizioni di parità per le aziende che impiegano modelli di business sostenibili.

La ripartizione del voto e le informazioni di base sono disponibili nella relazione della Commissione Affari Esteri (2023/24:UU14) qui.


Pella Thiel, fondatrice di End Ecocide Sweden, ha dichiarato:

"Siamo molto soddisfatti del livello di sostegno; attraverso questo processo, sette degli otto partiti hanno espresso interesse e sostegno di vario grado, soprattutto nel contesto della guerra in Ucraina".

"La Svezia è stata il primo Paese a convocare la comunità internazionale sulle questioni ambientali alla Conferenza di Stoccolma del 1972 ed è giunto il momento di unirci a quegli Stati leader di pensiero che in questo momento stanno chiedendo una legislazione nazionale e internazionale contro l'ecocidio. Ci auguriamo che questo nuovo livello di sostegno alla legge sull'ecocidio a livello parlamentare si traduca in azioni governative e in un impegno significativo nella conversazione a livello internazionale".

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Il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani: "La legislazione sull'ecocidio rafforzerà la responsabilità per i danni ambientali".

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Sostituto procuratore della CPI: Se lo Statuto di Roma fosse redatto oggi, includerebbe l'ecocidio come crimine internazionale a sé stante?