Settembre 2024 - VANUATU, FIJI e SAMOA
Il crimine di ecocidio è stato formalmente introdotto per l'esame da parte degli Stati membri della Corte penale internazionale (CPI) da Vanuatu, Figi e Samoa - un evento che rappresenta un importante passo avanti nell'impegno globale per sancire la distruzione ambientale di massa come crimine di diritto internazionale.
Dicembre 2023 - SAMOA, VANUATU, ROMANIA, ESTONIA e UCRAINA
In occasione della 22a Assemblea degli Stati Parte dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, tenutasi presso le Nazioni Unite a New York, si sono svolti due eventi collaterali ufficiali incentrati sull'ecocidio. Vanuatu e Samoa hanno unito le forze con la Stop Ecocide Foundation per un evento dell'11 dicembre incentrato sulle vittime dell'ecocidio, mentre Estonia e Romania si sono unite all'Ucraina il 12 dicembre per sottolineare la necessità di affrontare l'ecocidio nei conflitti armati.
Marzo 2023 - 6 ISOLE NAZIONALI
I governi di Vanuatu, Tuvalu, Tonga, Fiji, Niue e Isole Salomone chiedono collettivamente di eliminare gradualmente i combustibili fossili, di sostenere una transizione rapida e giusta del Pacifico verso le energie rinnovabili e di rafforzare i relativi obblighi legali, anche per "prevenire l'ecocidio".
Settembre 2022 - VANUATU
Assemblea generale delle Nazioni Unite: Il Presidente Vurobaravu esorta gli stati asostenere l'inclusione del reato di ecocidio nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (CPI), affermando all'Assemblea che "agire con la consapevolezza di un danno grave e diffuso o duraturo all'ambiente non può più essere tollerato".
Dicembre 2021 - VANUATU
Vanuatu continua a sostenere da tempo la conversazione sull'ecocidio presso la Corte penale internazionale, ospitando l'evento collaterale ufficiale e fornendo una dichiarazione di sostegno.