TRANSIZIONE ALL'AGROECOLOGIA - CHE RUOLO HA LA LEGGE SULL'ECOCIDIO?
Conferenza sull'agricoltura reale di Oxford
10 gennaio, 14:00 - 15:30 GMT
Wesley Memorial Methodist Church, Speakers' Hall
Osservare la devastazione dei nostri sistemi alimentari e dei nostri paesaggi può sembrare opprimente.
Come possiamo spingere per un cambiamento significativo su scala globale? Una soluzione promettente che sta prendendo piede è l'ecocidio come diritto penale internazionale. Nel settembre 2024, Vanuatu, Fiji e Samoa hanno formalmente proposto un emendamento sull'ecocidio allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, segnando un passo storico verso la responsabilizzazione della distruzione ambientale.
L'applicazione della legge sull'ecocidio potrebbe trasformare la produzione alimentare globale scoraggiando le pratiche dannose e creando un campo di gioco più equo per coloro che coltivano in modo sostenibile e in armonia con la natura. Unitevi alla nostra tavola rotonda per esplorare come questa legge innovativa potrebbe guidare un potente cambiamento verso l'agricoltura rigenerativa, salvaguardando il futuro del nostro cibo e degli ecosistemi per le generazioni a venire.
Relatori: Jojo Mehta, Martin Lines, Rob Percival
Presidente: Sarah Langford
Sviluppi recenti e prospettive per la criminalizzazione dell'ecocidio
11:00 - 15:00, lunedì 16 dicembre 2024
presso l'Università Carlos III, Campus di Getafe SALA 14.0.11
Questo workshop, ospitato congiuntamente dall'Università Carlos III di Madrid e da Stop Ecocide International, esplorerà i recenti eventi a livello internazionale e nazionale riguardanti la legislazione sull'ecocidio. Si articola in due componenti principali.
Uno si concentra sull'esplorazione degli sviluppi a livello nazionale in materia di legislazione sull'ecocidio, in particolare sull'opportunità di legiferare l'ecocidio come reato autonomo in Spagna nel recepimento della direttiva UE sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale, approvato nella primavera del 2024.
L'altra si concentra sui principali sviluppi recenti a livello internazionale, in particolare la recente presentazione di una proposta da parte di Vanuatu, Figi e Samoa per l'adozione dell'ecocidio come "quinto crimine dello Statuto della CPI" e il processo avviato dall'Ufficio del Procuratore della CPI per lo sviluppo di un documento politico sui crimini ambientali.
Il workshop si propone di comprendere le motivazioni, la fattibilità e le possibili conseguenze di questi sviluppi, in questo senso basandosi sul workshop condotto nel 2023, anch'esso ospitato congiuntamente dall'Universidad Carlos III de Madrid e da Stop Ecocide International, "Prosecuting Ecocide: Prospettive di applicazione a livello nazionale e internazionale".
L'intenzione principale del presente workshop è quella di fornire un forum per discutere alcuni sviluppi chiave che si sono verificati da allora, in particolare lo studio della possibile strada da seguire per la legislazione sull'ecocidio in Spagna (la sessione sarà condotta in spagnolo) e la proposta di emendamento della CPI presentata da un gruppo di Stati insulari del Pacifico, nonché il processo che circonda l'elaborazione da parte della CPI di un documento programmatico sui crimini ambientali (la sessione sarà condotta in inglese), con l'obiettivo di arricchire il dibattito sui modi migliori per ottenere una più solida responsabilità per i crimini ambientali, compreso l'ecocidio.
Negli ultimi anni, questi temi relativi alla legislazione sull'ecocidio a livello nazionale e alle proposte di inclusione dell'ecocidio nella giurisdizione della Corte penale internazionale stanno ottenendo un notevole impulso tra gli accademici, i responsabili politici, gli operatori del diritto e la società civile. Importanti questioni relative alla definizione legale di ecocidio, alla fattibilità dell'adozione e dell'applicazione delle norme rimangono oggetto di dibattito e di un livello di incertezza - il workshop cerca di contribuire a questa conversazione.
Il workshop sarà in formato ibrido, trasmesso in live-streaming e registrato.
Evento ospitato da: Universidad Carlos III de Madrid e Stop Ecocide International
Coordinatore accademico: Thomas Obel Hansen
Coordinatori di Stop Ecocide International: Maite Mompó e Rodrigo Lledó
Cori per la legge sull'ecocidio: Partecipare alla Giornata Mondiale dei Cori
L'IFCM World Choral Day e Choirs for Ecocide Law collaborano per inserire la Giornata Mondiale della Coralità 2024 nel contesto della sostenibilità ambientale. Choirs for Ecocide Law è un progetto artistico corale, il cui scopo principale è diffondere la consapevolezza della necessità di rendere la distruzione ambientale su larga scala (ecocidio) un crimine internazionale.
Choirs for Ecocide Law mette a disposizione un programma da concerto di sessanta minuti intitolato "Cambiamo le regole!", pronto per essere provato ed eseguito da qualsiasi coro del mondo - gratuitamente.
COME PARTECIPARE ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA CORALITÀ 2024
Suggeriamo che, oltre a leggere la Proclamazione della Giornata corale mondiale e a cantare l'Inno corale mondiale in quel giorno, i cori e gli ensemble di tutto il mondo possano includere una o più delle seguenti opzioni:
Imparate le canzoni Hope e Ask Not dal repertorio dei concerti di Choirs for Ecocide Law.
Guardare/mostrare il pluripremiato film Me-We, sul concerto dei cori di Helsinki per la legge sull'ecocidio di Carl Eneroth.
Partecipate a un workshop, condotto dal team artistico di Choirs for Ecocide Law, per conoscere le opportunità di progetti concertistici gratuiti e l'impatto positivo della legge sull'ecocidio.
Continuate a leggere per maggiori dettagli su queste opzioni.
Opzione 1: imparare 1-2 canzoni
Sebbene il progetto Cori per la legge sull'ecocidio richieda normalmente l'esecuzione di tutti i 15 canti, a questo scopo avete la possibilità di scegliere uno o due dei seguenti canti:
HOPE di Merzi Rajala
ASK NOT di Peder Karlsson
È possibile accedere ai materiali gratuiti (spartiti, tracce audio) visitando la pagina web di Cori per la legge sull'ecocidio. Avrete anche accesso gratuito a tutti i brani e all'applicazione Choir Mate, da utilizzare nel progetto. Per la registrazione, utilizzate il nome del vostro coro e menzionate la Giornata corale mondiale 2024.
Opzione 2: Serata film per me e per noi
Potreste organizzare una "serata cinematografica". Può essere un evento a sé stante, con la proiezione del documentario per il pubblico, oppure può avvenire, ad esempio, in concomitanza con il concerto della Giornata corale mondiale. Se volete, potreste eseguire le canzoni Hope e/o Ask Not durante la sessione cinematografica.
MeWe - Trailer: https://youtu.be/VwAmresbEHQ
MeWe - Film (30 min): https://youtu.be/He0NCuh-a5c
Opzione 3: Partecipare a un seminario sulla legge sui cori per l'ecocidio
Organizzate una sessione collegata al vostro evento della Giornata Mondiale della Coralità in cui potete anche permettere al vostro coro/al pubblico di partecipare a un workshop virtuale per imparare qualcosa:
Progetto e finalità della legge sui cori per l'ecocidio
Perché la legge sull'ecocidio porterebbe a un cambiamento potente e positivo
Le canzoni del progetto e i molteplici e diversi modi in cui il repertorio può essere eseguito
Iscrivetevi a uno di questi workshop di contenuto simile durante la Giornata mondiale della coralità (8AM CET o 8PM CET):
Link per la registrazione (facoltativa): https://bit.ly/IFCMcafeDec2024-East (8AM CET)
Link Zoom per partecipare direttamente alla prima sessione: https://zoom.us/j/92842894337?pwd=twmVd1C65cWpRfQX99pncatE1jHNrg.1
(ID riunione: 928 4289 4337, Passcode: 791194)
Link per la registrazione (facoltativa): https://bit.ly/IFCMcafeDec2024-West (8PM CET)
Link Zoom per partecipare direttamente alla seconda sessione: https://zoom.us/j/94619286887?pwd=vcAaoEmbZ8FFdS5EmyqKQCi0tTa6za.1
(ID riunione: 946 1928 6887, Passcode: 869645)
[Cambiando il paradigma mondiale di protezione della natura attraverso la legge internazionale dell'Ecocidio
4 dicembre, ore 17:30, Auditorio del CC José Saramago
Entrada libre hasta completar aforo
📢 Il prossimo 4 dicembre sarò ad Albacete per condividere la mia visione di come una legge internazionale possa essere uno strumento indispensabile per cambiare il paradigma mondiale di protezione della natura.
🌎 La Terra è il pianeta su cui viaggiamo nell'universo e non abbiamo un'altra casa.
👉 La distruzione massiccia della natura provocata dall'attività umana sta danneggiando le basi della vita planetaria. Precisamente, la parola ecocidio significa "matar la casa" ed è quello che sta accadendo.
🗣 È il momento di cambiare il modo in cui ci relazioniamo con il resto della vita che ci circonda. La creazione di una legge penale internazionale per la protezione della Terra è uno degli strumenti più potenti con cui possiamo contare per arrivare ad avere un rapporto di armonia con il pianeta che ci ospita.
Cientos de miles de personas, de diverses sectores de la sociedad (des giuristas y diplomáticos a ONGs, empresas, comunidades de fe, jóvenes...) están pidiendo que el ecocidio se convien en el quinto crimes bajo la jurisdicción de la Corte Penal Internacional. Il momento del cambiamento è arrivato. Venite a sapere come lo stiamo facendo!
Un quinto crimine di ecocidio: Considerazioni di apertura
EVENTO COLLATERALE UFFICIALE, 23a sessione dell'Assemblea degli Stati parte
dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale:
Un quinto crimine di ecocidio: Considerazioni di apertura
Di persona e in live-streaming, martedì 3 dicembre 2024, dalle 13:15 alle 14:45 (CET)
Il riconoscimento giuridico dell'"ecocidio" continua a progredire, con proposte di reati nazionali in tutto il mondo; una direttiva dell'UE che richiede agli Stati membri di criminalizzare "condotte paragonabili all'ecocidio"; e un crescente riconoscimento del fatto che i gravi danni ambientali dovrebbero essere annoverati tra "i crimini più gravi che preoccupano la comunità internazionale nel suo complesso". Il crimine ambientale svolge un ruolo centrale e poco riconosciuto sia nei conflitti armati che nella crisi climatica, incidendo sullo sviluppo, sulla pace e sulla sicurezza e sui diritti umani.
Nell'ambito del Gruppo di lavoro sugli emendamenti della CPI, il 9 settembre 2024, Vanuatu, con la co-sponsorizzazione di Figi e Samoa, ha presentato una proposta per includere nello Statuto di Roma un reato indipendente di ecocidio. Tale proposta è stata ora sostenuta anche dalla Repubblica Democratica del Congo.
Anche se è troppo presto perché un emendamento di questo tipo venga esplicitamente preso in considerazione dall'ASP quest'anno, questo evento collaterale ufficiale esporrà alcune considerazioni utili di cui gli Stati parte apprezzeranno di essere a conoscenza, nel momento in cui inizieranno a confrontarsi con questo importante argomento nei prossimi mesi e oltre. Gli argomenti trattati dagli illustri relatori comprenderanno: motivazioni generali e tempistica; implicazioni per i diritti umani; rapporto con le iniziative legali parallele; sostegno della società civile; prospettiva dei giovani del Sud globale; considerazioni di carattere definitorio.
Moderato da: Madam Nazhat Shameem Khan, Vice Procuratore della Corte penale internazionale
Intervengono:
S.E. Volker Türk - Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani
Professor Philippe Sands KC - Avvocato, 11 King's Bench Walk; professore di diritto, direttore del Centro sulle Corti e i Tribunali internazionali, University College di Londra.
Professoressa Margaretha Wewerinke-Singh - Professore associato di Diritto della sostenibilità, Facoltà di Giurisprudenza di Amsterdam.
Sandrine Dixson-Declève - Co-Presidente del Club di Roma
Debbie Buyaki - Co-Leader, Youth for Ecocide Law
Professor Darryl Robinson - Facoltà di Giurisprudenza della Queen's University (Canada)
Ospitato da: Repubblica di Vanuatu, Stato indipendente di Samoa, Repubblica di Figi, Repubblica Democratica del Congo
Lingua: Inglese, con interpretazione in arabo, francese, spagnolo
In associazione con i partner: Stop Ecocide International, Stop Ecocide Foundation, UCLA Law Promise Institute Europe, Climate Counsel
Resoconto della COP29: Soluzioni di giustizia ambientale guidate dai giovani
Giovedì 28 novembre, 16:00 GMT / 17:00 CET
Il movimento giovanile globale sta intensificando gli sforzi per far riconoscere l'ecocidio come crimine internazionale ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI). Attualmente, 37 Paesi stanno deliberando una legislazione sull'ecocidio a vari livelli governativi e nel 2023 sono state presentate o avanzate proposte di legge specifiche in Belgio, Paesi Bassi, Scozia, Messico, Perù, Brasile, Italia e Spagna (Catalogna). Entro il 2024, Vanuatu, Fiji e Samoa hanno formalmente proposto l'ecocidio come crimine nell'ambito della Corte penale internazionale, sostenendo il suo riconoscimento accanto al genocidio e ai crimini di guerra.
Contemporaneamente, la Corte internazionale di giustizia (CIG) inizierà a dicembre le udienze per il suo tanto atteso parere consultivo sui cambiamenti climatici, a seguito di un'iniziativa guidata dai giovani. Insieme, questi sforzi sottolineano il ruolo critico dei giovani come sostenitori e leader della giustizia ambientale globale, ma le voci dei giovani rimangono sottorappresentate nei processi decisionali formali della COP. Questo debrief metterà in luce i giovani leader di tutto il mondo e le loro soluzioni per costruire un futuro sostenibile e giusto.
Questo webinar virtuale post-COP29 si propone di:
Evidenziare le attività di advocacy condotte dai giovani e i risultati della COP29: Fornire un'analisi approfondita dei contributi dei giovani alla COP29, o della loro mancanza, e discutere i prossimi passi per promuovere l'ecocidio come crimine internazionale.
Presentare soluzioni innovative per il clima e la natura da parte di giovani sostenitori: Presentare e discutere approcci ecocentrici guidati dai giovani a questioni ambientali globali urgenti, dalla resilienza climatica alla conservazione della biodiversità, evidenziando soluzioni che danno priorità alla salute degli ecosistemi.
Rafforzare la leadership giovanile sul clima e l'impegno politico: Identificare le strategie attuabili per dare ai giovani la possibilità di influenzare le politiche e di guidare l'attivismo nelle loro comunità e nei loro Paesi, in particolare per quanto riguarda le sfide ambientali complesse. Evidenziare le iniziative giovanili di successo che hanno avuto un impatto tangibile sulla politica o sulla comunità.
Relatori:
Shafiqur Rahman - Membro del team centrale di Y4EL Africa
Joyce Mendez - Gruppo consultivo giovanile del Segretario generale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
Paulina Slawek - Campaigner, World's Youth 4 Climate Justice (Gioventù mondiale per la giustizia climatica)
Ayadi Mishra - Responsabile comunicazione YOUNGO ACE, consulente del Decennio ONU sulla Restaurazione
Quetza Ramirez - Facilitatore, Hub Giovani dell'Alleanza Globale per i Diritti della Natura
Reagan Eriga - Collegamento diplomatico di Stop Ecocide International, Uganda
Invito al Forum dei leader dell'accelerazione dell'ambizione COP29
Il cofondatore e CEO di Stop Ecocide International, Jojo Mehta, terrà un breve intervento a questo evento privato.
Verso un quadro di riferimento per l'ecocidio in Africa: Affrontare i crimini ambientali più gravi
Verso un quadro di riferimento per l'ecocidio in Africa: Affrontare i crimini ambientali più gravi
Ora: 1200 GMT/ 1200 Nigeria / 1300 Sudafrica / 1400 Kenya
Il continente africano si trova ad affrontare una miriade di sfide ambientali, dalla deforestazione alla distruzione degli habitat, dall'inquinamento all'impatto dei cambiamenti climatici. Nonostante i numerosi sforzi per mitigare questi problemi, i crimini ambientali continuano a rappresentare una minaccia significativa per la biodiversità, gli ecosistemi e il benessere umano. In risposta a questo problema pressante, il concetto di legge sull'ecocidio ha guadagnato terreno a livello globale come potenziale strumento per ritenere individui e aziende responsabili di atti di distruzione ambientale. Questo webinar si propone di esplorare il ruolo della legge sull'ecocidio nell'affrontare i crimini ambientali, in particolare nel contesto africano. Il nostro stimato gruppo di esperti offrirà preziose intuizioni, condividerà casi di studio e proporrà strategie attuabili per affrontare efficacemente il degrado ambientale.
COP16 - Virtuale - Impegnare la legge sull'ecocidio come meccanismo per l'ambizione climatica
Giornata del diritto e della governance della biodiversità (BLGD) 2024 alla COP16 della CBD a Cali
Impegnare la legge sull'ecocidio come meccanismo per l'ambizione climatica
Panel virtuale: 26 ottobre, 11:00 - 12:15 COT
Concentrandosi sul suo potenziale di mitigazione della distruzione ambientale e di collaborazione intersettoriale, una legge internazionale sull'ecocidio servirebbe come strumento per promuovere l'ambizione climatica. Come funzionerebbe in pratica questo meccanismo?
I partecipanti esamineranno gli ostacoli giuridici, le sinergie di governance e le strategie per rafforzare le capacità di attuazione della legge sull'ecocidio, esplorando anche il suo potenziale per guidare regolamenti di pianificazione più forti e quadri di finanziamento del clima all'interno e tra i settori.
COP16 - BlueZone - Proteggere la natura attraverso la legge sull'ecocidio: una conversazione interreligiosa
Organizzato da Stop Ecocide International e dal Consiglio Mondiale delle Chiese
10:45 presso il Padiglione della Fede
Nel 2022 è stato pubblicato Faith Voices for Ecocide Law, un volume di notevoli saggi di leader della fede e custodi della saggezza indigena. Gli autori hanno esaminato il ruolo del mondo naturale all'interno della loro tradizione di fede e la risposta necessaria agli enormi danni che l'umanità sta causando. Nel settembre 2024, la Repubblica di Vanuatu. Figi e Samoa hanno presentato una proposta per un nuovo crimine internazionale di ecocidio da sottoporre all'esame dei membri della Corte penale internazionale, avvicinando la prospettiva di un deterrente potente ed efficace per coloro che sono dietro ai peggiori atti di distruzione ambientale. Questo evento esaminerà come la legge sull'ecocidio possa proteggere il mondo naturale ed esplorerà come le fedi del mondo possano unirsi per contribuire a renderlo una realtà.
Relatori:
Athena Peralta, Consiglio Mondiale delle Chiese
Jojo MehtaCofondatore e CEO di Stop Ecocide International
Kamran Shazad, direttore della Fondazione islamica per l'ecologia e le scienze ambientali
Gopal PatelCo-fondatore e direttore di Bhumi Global, co-presidente del Consiglio consultivo multi-salute delle Nazioni Unite e responsabile del Piano d'azione del Decennio delle Nazioni Unite per i gruppi religiosi.
Flore GhettiCoordinatore del programma presso l'Ufficio SGI per gli Affari delle Nazioni Unite.
COP16 - Proiezione del documentario Putumayo nell'Amazzonia andina
Organizzato da Stop Ecocide International e OPIAC
15:00 - 17:00 presso Maloca OPIAC GZ
Verrà proiettato il documentario "In the Andean Amazonian Putumayo: Copper or Life" (40'), seguito da un intervento dei relatori e da un dialogo aperto partecipativo.
L'Amazzonia andina del Putumayo, uno dei più grandi tesori naturali del Sudamerica, è in pericolo se le sue montagne vengono aperte all'estrazione intensiva di rame. L'acqua delle sue montagne confluisce nello spartiacque amazzonico e alimenta i grandi fiumi della regione oltre i confini politici.
L'evento discuterà le implicazioni che l'attività mineraria avrebbe sull'ecosistema stesso e sull'intero bacino amazzonico, compreso l'impatto sulle popolazioni indigene e non indigene che proteggono e curano il territorio, il cui sostentamento dipende da questo rapporto armonioso con l'ambiente circostante. Infine, si discuterà di come un crimine internazionale di ecocidio possa servire a prevenire gravi danni agli ecosistemi, che potrebbero essere irreparabili, come nel caso presentato nel documentario.
Relatori:
Tania Liseth Mojomboy: Governatore del resguardo del popolo Inga di Villa Catalina - Dipartimento di Putumayo.
Noemí Gualinga: Leader comunitaria, guaritrice e attivista del popolo Kichwa di Sarayaku, nell'Amazzonia ecuadoriana. Ha ricoperto diverse posizioni di leadership nei settori della salute e dell'istruzione. È stata presidente dell'Associazione delle donne di Sarayaku ed è membro del Collettivo delle donne amazzoniche difensore della foresta.
Rodrigo Lledó: Avvocato, direttore di Stop Ecocide for the Americas e vicepresidente di Human Rights Without Borders (DHSF). Ex direttore della Fondazione internazionale Baltasar Garzón e membro del gruppo di esperti indipendenti per la definizione giuridica di ecocidio.
Mario Camilo Barrera: Biologo botanico, artista e leader ambientale. Direttore della Fondazione Kindicocha, direttore del Giardino Botanico dell'Alto Putumayo, direttore delle essenze di orchidee andino-amazzoniche Colibrí Amarillo e co-fondatore della Riserva Naturale Dantakunapa.
Breve intervento video di Pau Soler, regista del documentario "Nel Putumayo andino amazzonico: rame o vita".
Moderatore: Patricia Suárez Torres, indigena Murui dell'Amazzonia, Segretario Tecnico della Commissione per la Protezione dei Popoli in Isolamento e Consulente dell'OPIAC. Difensore dei diritti umani e dei diritti territoriali. Professionista in Lavoro Sociale, Master in Sistemi di Vita Sostenibile e Specialista in Diritto Internazionale Umanitario.
Co-organizzatori: Stop Ecocide International, Fondazione Kindicocha e OPIAC (Organizzazione nazionale dei popoli indigeni dell'Amazzonia colombiana).
COP16 - BlueZone - Laudato Si' e Al-Mizan: prospettive cristiane e islamiche sulla protezione della natura attraverso la legge sull'ecocidio
Organizzato da Stop Ecocide International
14:00 presso il Padiglione della Fede
Sia la Laudato Si' che Al-Mizan: un'alleanza per la Terra stabiliscono un quadro completo per la responsabilità ecologica e morale, sollecitando un'azione collettiva per la protezione del nostro pianeta e offrendo idee e impegni per risolvere la triplice crisi planetaria e, soprattutto, la distruzione della natura.
Un dialogo tra le due fedi su profondi valori condivisi ha il potenziale per spostare la coscienza globale e promuovere una potente protezione per la Terra. La legge sull'ecocidio fornirebbe il supporto legale necessario per trasformare il rapporto dell'umanità con la natura da danno ad armonia.
Altoparlanti
Alirío Cáceresdiacono permanente dell'arcidiocesi di Bogotà e membro della Plataforma de Ecoespiritualidad, che rappresenta il movimento Laudato Si'.
Kamran Shezad, direttore della Fondazione islamica per l'ecologia e le scienze ambientali e parte del team di redazione della Carta di Al-Mizan
Jojo MehtaCo-fondatore e CEO di Stop Ecocide International
Moderatore: Athena PeraltaConsiglio Mondiale delle Chiese
COP16 - evento collaterale ufficiale: "Le fatture dell'ecocidio in America Latina".
Evento collaterale ufficiale della COP16:
Ecocidio: Fatture in America Latina
L'evento sarà in spagnolo e avrà una traduzione simultanea online in inglese. L'evento sarà trasmesso e registrato simultaneamente online. Il link per la registrazione a Zoom sarà disponibile su questa pagina nelle prossime settimane.
Data e ora: 23 ottobre, orario da definire.
Posizione: Zona verde
In questo dibattito verranno discusse le leggi e i progetti di legge esistenti in America Latina. Gli esperti spiegheranno come si è svolto il processo legislativo nei rispettivi Paesi, quali opportunità e ostacoli hanno incontrato e, se del caso, gli aggiustamenti introdotti a livello nazionale rispetto alla definizione proposta a livello internazionale.
Interverranno esponenti dell'Argentina, che è stata pioniera nell'elaborazione di una proposta di legge per adattare la definizione internazionale al diritto argentino; del Brasile, che è stato il primo Paese latinoamericano a presentare una proposta di legge al Congresso; del Perù, dove recentemente sono state presentate tre diverse proposte di legge per incorporare l'ecocidio nel codice penale; dalla Colombia, che da anni ha inserito il reato di ecocidio nella propria legislazione nazionale, ma con una definizione completamente diversa da quella proposta a livello internazionale e con una formulazione che ne ha impedito l'applicazione pratica; dal Cile, che lo scorso anno ha approvato una legge sui crimini economici e ambientali che include fattispecie assimilabili all'ecocidio.
Non è richiesta l'iscrizione preventiva, ma è gradita la conferma della partecipazione.
Nota: prima della data dell'evento, vi verrà inviata un'e-mail con il link di accesso alla sessione Zoom.
Relatori:
Miguel Ángel Asturias - Argentina. Dottore in Diritto penale e Scienze sociali. Professore di Diritto penale e Criminalità ambientale presso l'Università di Belgrano.
Paulo Busse - Brasile. Avvocato penalista, ambientalista e dei diritti umani. Avvocato senior di Climate Counsel e uno degli esperti dell'Ecocide Advice Centre. Membro fondatore di LexCollective.
Ruth Luque - Perù. Membro del Parlamento e avvocato. Attuale presidente della Commissione per i popoli andini, amazzonici e afro-peruviani, l'ambiente e l'ecologia per il periodo 2023-2024 del Parlamento peruviano.
Ana María Gómez - Colombia. Master in diritto internazionale e avvocato specializzato in studi interculturali. Ricercatrice presso il Centro internazionale per la giustizia di transizione, nell'ambito dell'Accordo di pace.
María Nora González - Cile. Avvocato, specialista dell'ambiente. Professore presso la Clinica legale dell'Università del Cile.
Moderatore:
Rodrigo Lledó. Avvocato, direttore di Stop Ecocide for the Americas e vicepresidente di Human Rights Without Borders (DHSF). Ex direttore della Fondazione internazionale Baltasar Garzón e membro del gruppo di esperti indipendenti per la definizione giuridica di ecocidio.
Organizzato da: Stop Ecocidio.
COP16 - Amazzonia, il cuore della Madre Terra (cortometraggio e dibattito di 15')
Organizzato da Stop Ecocide International, Planète Amazone. Fondo Leopold III e OPIAC (Organizzazione nazionale dei popoli indigeni dell'Amazzonia colombiana).
13:-00 - 15:00 presso Maloca OPIAC GZ
Ci sarà una proiezione di 15 minuti del film "Amazzonia, il cuore della Madre Terra", seguita da una discussione sulla questione della demarcazione dei territori indigeni in Amazzonia e sulla creazione del crimine internazionale di ecocidio come due importanti strumenti per proteggere i popoli indigeni e i loro territori. Inoltre, si discuterà di come entrambi gli strumenti influenzino le popolazioni indigene incontattate e isolate, che occupano circa il 18% dell'Amazzonia e sono estremamente vulnerabili.
La demarcazione dei territori indigeni è direttamente collegata ai diritti dei popoli indigeni e alla giustizia ambientale, mentre la criminalizzazione dell'ecocidio a livello internazionale contribuirà a proteggere sia l'Amazzonia che i popoli che la abitano.
Relatori:
Esmeralda de Bélgica: Presidente del Fondo Leopoldo III. Giornalista, scrittrice e attivista per l'ambiente e i diritti dei popoli indigeni. Co-regista del film "Amazzonia, il cuore della Madre Terra".
Cacique Ninawa: Capo del popolo Huni Kui di Acre (Brasile). Guaritore, attivista per i diritti dei popoli indigeni e presidente della Federazione degli Huni Kui o "Kaxinawa". Membro dell'Alleanza dei Guardiani di Madre Natura.
Oswaldo Muca Castizo: coordinatore generale e rappresentante legale dell'OPIAC (Organizzazione nazionale dei popoli indigeni dell'Amazzonia colombiana).
Maite Mompó: Direttrice di Stop Ecocide International in spagnolo. Laureata in giurisprudenza, specializzata in etica ecologica, sostenibilità ed educazione ambientale, nonché attivista per i diritti umani, la pace e l'ambiente.
Breve intervento video di Gert Bruch, co-regista del film "Amazzonia, il cuore della Madre Terra".
Moderatore:
Constanza Soler: Coordinatrice di Stop Ecocide International per le Americhe. Giornalista, comunicatrice sociale e specialista in progettazione e gestione di politiche ambientali.
COP16 - La corsa alle risorse: Come le imprese e il diritto possono sostenere una transizione energetica giusta e sicura
Organizzato da Ecosia e Stop Ecocide International
12:00 presso la Blue Zone, Business & Finance Hub
L'evento discuterà della crescente domanda di minerali grezzi necessari per la transizione energetica e dell'urgente necessità di proteggere gli ecosistemi critici. Verrà inoltre analizzato il modo in cui la legge sull'ecocidio potrebbe essere utile in questo contesto per creare una barriera legale per una pratica sicura.
Una conversazione con:
- Sophie Dembinski (Moderatore) Responsabile delle politiche pubbliche e Country Manager del Regno Unito, Ecosia UK
- Olivia Lazardborsista presso Carnegie Europe e l'Università di Exeter
- Jojo MehtaCofondatore e CEO di Stop Ecocide International
COP16 - Legge sull'ecocidio e diritti della natura: proteggere la biodiversità alla COP16
22 ottobre, ore 9 - 10:30
Avenida Colombia #9 - 80 (Movilizatorio), Zona Verde
COP16 - I punti ciechi della transizione energetica: conciliare la necessità di materie prime critiche e la natura
Evento collaterale della COP16
Lunedì 21 ottobre alle ore 18:00, Seaflower - Sala riunioni del Gruppo di contatto 3, CEVP Piano terra
Le transizioni industriali ed energetiche in risposta ai cambiamenti climatici richiedono quantità esponenziali di materie prime critiche. I giacimenti di qualità e le risorse potenziali si trovano in ecosistemi marini e terrestri critici, hotspot di biodiversità, territori indigeni e aree vulnerabili al clima. Ciò implica che gli obiettivi climatici sono in parte in conflitto con quelli relativi alla biodiversità e alla natura. Individuare e conciliare le tensioni laddove si verificano è una questione di sicurezza planetaria, che a sua volta deve essere messa a confronto con i crescenti dilemmi di sicurezza all'interno dei sistemi internazionali, che stanno anche facendo aumentare la domanda di materiali.
Olivia Lazard, affiliata all'Università di Exeter e a Carnegie Europe, riunirà una tavola rotonda per parlare della necessità di istituire zone minerarie "no go" e di conciliare obiettivi naturalistici e climatici. Il gruppo comprenderà Earth Insight, Stop Ecocide e politici.
Relatori:
- Olivia Lazard, borsista presso Carnegie Europe e l'Università di Exeter (non Edimburgo)
- Emily Robinson, dottoranda presso l'Università di Exeter
- Karla Cervantes Barron, ricercatrice associata presso il Resource Efficiency Collective dell'Università di Cambridge.
- Timer Manurung, direttore esecutivo di Auriga Nusantara.
- Juan Pablo Orsonio, Earth Insight, direttore del coinvolgimento,
- John Lindberg, responsabile delle politiche e degli affari pubblici, ICMM
- Jojo Mehta, cofondatore e CEO di Stop Ecocide International
- Grégoire Dubois, responsabile del polo della biodiversità presso il Centro comune di ricerca dell'UE (CCR)
COP16 - evento collaterale ufficiale: "La legge sull'ecocidio come protezione esecutiva per la biodiversità: come le imprese e la società civile possono sostenere la leadership dello Stato"
COP-16 Ufficiale Evento collaterale
Lunedì 21 ottobre alle 13:20 (ora locale)
Malpelo - Sala riunioni del Gruppo di contatto 1, Plaza One (Zona blu)
Un numero crescente di Stati si sta impegnando attivamente nella discussione e nell'adozione di leggi penali volte a proteggere la natura dai danni più gravi. Queste misure legislative vengono prese in considerazione in risposta al crescente riconoscimento dell'urgente necessità di salvaguardare l'ambiente. Tali leggi sono considerate essenziali per prevenire il degrado ecologico e garantire la salute e la sostenibilità degli ecosistemi naturali.
Gli attori non statali, tra cui imprese, organizzazioni non governative e gruppi comunitari, hanno un ruolo cruciale da svolgere in questo processo. Guidando e sostenendo questo quadro normativo "di guardia", possono contribuire a facilitare una transizione che sia sicura e giusta. Ciò implica la promozione di investimenti sicuri per la natura e la promozione di innovazioni che non danneggino l'ambiente. Questi attori possono anche sostenere e implementare pratiche in linea con i nuovi standard legali, contribuendo così a sforzi più ampi di protezione ambientale.
I politici e gli esperti legali sono profondamente impegnati a esaminare le implicazioni di questi sviluppi legislativi. Analizzano come le nuove leggi possano essere efficacemente integrate nei sistemi legali esistenti e quali impatti possano avere sui vari settori. Le loro discussioni spesso sfociano in tabelle di marcia complete che guidano il settore privato su come impegnarsi e sostenere queste iniziative legali. Ciò include raccomandazioni per la collaborazione con le organizzazioni della società civile, che possono migliorare l'efficacia e la portata delle misure di protezione ambientale.
Gli sforzi collettivi degli attori statali e non statali, guidati da un'analisi politica e legale informata, sono fondamentali per il successo dell'attuazione delle leggi che proteggono la natura. Questo gruppo di politici ed esperti legali discute le implicazioni di questi sviluppi legislativi e offre una tabella di marcia per l'impegno del settore privato e la collaborazione con la società civile.
Ospitato dalla Fondazione Stop Ecocide e dalla Repubblica di Vanuatu
Panelisti:
Rappresentante di Stato della Repubblica di Vanuatu
Rappresentante dell'Unione europea - (Marie Toussaint TBC)
Jojo Mehta, Stop Ecocide International
Sophie DembinskiResponsabile delle politiche pubbliche e Country Manager del Regno Unito, Ecosia UK (Rappresentante commerciale)
Aresio Valiente López (Panama), professore dell'Università di Panama, direttore esecutivo del Centro Popolare di Assistenza Legale, presidente dell'Unione Nazionale degli Avvocati Indigeni di Panama, vicepresidente dell'Istituto di Diritto Agrario, Ambientale e Indigeno e membro del team legale del Congresso Generale Guna, governo autonomo del popolo Guna.
COP16 - evento collaterale ufficiale: "Il crimine di ecocidio dopo gli accordi di pace in Colombia".
Evento collaterale ufficiale della COP16:
Il crimine di ecocidio dopo gli accordi di pace in Colombia
Questo evento si terrà in spagnolo e di persona e sarà trasmesso sui social media.
Data e ora: 21 ottobre, dalle 10:00 alle 10:45 (Colombia)
8:00 Messico / 9:00 Ecuador, Panama / 10:00 Venezuela / 11:00 Argentina, Brasile / 16:00 Regno Unito / 16:00 Europa continentale
Posizione: Zona verde.
Verrà discusso il quadro giuridico per la protezione della natura in Colombia a seguito degli Accordi di pace, in particolare l'ecocidio di cui all'articolo 333 del Codice penale, è stato erroneamente utilizzato per perseguitare i piccoli agricoltori, distorcendo lo spirito e il significato del reato di ecocidio a livello internazionale.
L'evento è legato agli obiettivi 1, 7, 11, 15 e 22 del Quadro di Kunming-Montreal. Comprendere l'ecocidio come crimine internazionale.
Non è richiesta l'iscrizione preventiva, ma è gradita la conferma della partecipazione:
Relatori:
Belkis Izquierdo - Aty Seikuinduwa, Giudice della Giurisdizione Speciale per la Pace, donna indigena Arhuaca. Avvocato con un Master in Pubblica Amministrazione, si è dedicata al rafforzamento dei diritti dei popoli indigeni e delle comunità etniche.
Danna Ramírez, avvocato dell'Universidad del Rosario, con un diploma post-laurea in Diritto costituzionale presso l'Universidad Javeriana, è coordinatrice tecnica dell'ufficio dell'International Center for Transitional Justice (ICTJ) in Colombia. È stata consulente della segreteria tecnica della Commissione per il monitoraggio, la promozione e la verifica dell'attuazione dell'Accordo di pace finale del 2016.
Luis Antonio González Escobar, dottore di ricerca in Scienze ambientali. Professore universitario presso l'Universidad del Valle, l'Universidad Santiago de Cali e l'Universidad Centro Panamericano de Estudios Superiores. Riconosciuto per aver ideato i primi programmi universitari di educazione ambientale in America Latina.
Jessica A. Martinez, avvocato. Master in Diritti della Natura, cofondatrice dell'Alleanza per i Diritti della Natura Colombia e membro di Colombia senza Ecocidio.
Moderatore:
Isis Álvarez, biologa, MSc. Gestione delle risorse naturali e dell'ambiente, ecofemminista, ha lavorato con diverse ONG locali e internazionali; ha fatto parte del meccanismo della società civile delle Nazioni Unite attraverso la co-facilitazione del Major Group of Women dell'UNEP (2013-2019) e degli SDGs (2014-2016). Membro di Colombia senza ecocidio.
Organizzato da: Gruppo Colombia Senza Ecocidio - Bogotà.
Il potere della legge sull'ecocidio: In conversazione con Jojo Mehta e Pertti Salolainen
Evento collaterale dell'Assemblea del Circolo Polare Artico 2024
Organizzato da Stop Ecocide International e WWF Finlandia
Unisciti all'ex vice primo ministro finlandese e fondatore del WWF Finlandia, Pertti Salolainen CBE, in una conversazione con il leader ispiratore del movimento legale in più rapida crescita del pianeta, Jojo Mehta, per discutere del rapido sviluppo globale della legge sull'ecocidio e del potere di tale legge internazionale per proteggere gli ecosistemi cruciali dell'Artico. Quanto siamo vicini ad avere un crimine di ecocidio riconosciuto a livello internazionale? Come funzionerebbe una legge internazionale di questo tipo?
L'evento offrirà una discussione approfondita sulle implicazioni e i vantaggi di legiferare in materia di ecocidio e fornirà una panoramica dell'iniziativa di legge sull'ecocidio e dell'accelerazione dei progressi legislativi finora compiuti, anche nell'UE. Fornirà spunti su come il riconoscimento legale dell'ecocidio possa contribuire a proteggere la biodiversità, affrontare la crisi climatica e sostenere una transizione sicura e giusta.
Relatori:
Pertti Salolainen CBE, Fondatore del WWF Finlandia, ex membro del Parlamento finlandese
Jojo Mehta, amministratore delegato e cofondatore di Stop Ecocide International
Legge e politica sull'Artico: Il ruolo della legge sull'ecocidio nella promozione del cambiamento
Evento collaterale dell'Assemblea del Circolo Polare Artico 2024
Organizzato da Stop Ecocide International e Stöðvum vistmorð
Sede: Norðurljós, Harpa Secondo Livello
Come possiamo realizzare un cambiamento di paradigma per proteggere i delicati e unici ecosistemi dell'Artico? Gli scienziati concordano sul loro valore e condividono la preoccupazione per il loro benessere, ma come possiamo proteggerli? Oltre ad altre sfide, l'Artico si estende su più giurisdizioni nazionali.
Una legge internazionale sull'ecocidio promette di fare davvero la differenza, andando oltre la recente direttiva dell'UE che criminalizzerà la distruzione ambientale di massa nell'UE.
Questo evento riunisce competenze da un'ampia gamma di prospettive - scienza, diritto internazionale, politica, finanza - per esplorare come una legge internazionale sulla distruzione ambientale di massa - l'ecocidio - possa essere sfruttata per ottenere un cambiamento trasformativo per proteggere l'Artico.
Relatori:
Kristín Vala RagnarsdóttirProfessore emerito di Scienze della Terra e della Sostenibilità, Università dell'Islanda
Kate MackintoshDirettore esecutivo dell'Istituto di promozione della legge dell'UCLA Europa, Stati Uniti e Paesi Bassi
Andrés Ingi Jónsson, membro del Parlamento islandese
Tinna HallgrímsdóttirSpecialista in rischi climatici e sostenibilità, Islanda
Bryndís Haraldsdóttir, membro del Parlamento islandese; Presidente del Consiglio nordico
Monica Lennon MSP, membro del Parlamento scozzese
[Tavola rotonda: il potere della legge sull'ecocidio per far ripartire le imprese
Domenica 13 ottobre, ore 12.00
Luogo: Camino de Melegriz, Aguas Nuevas (Albacete - Spagna)
Questa tavola rotonda analizzerà come l'istituzione del crimine internazionale di ecocidio possa diventare uno strumento fondamentale per riorientare le attività commerciali e finanziarie verso pratiche migliori e più eque. Ciò avverrà attraverso la visione di Stop Ecocide International e delle aziende e istituzioni finanziarie che hanno già intrapreso questo percorso. Far sì che le imprese e la finanza si uniscano a questo cambiamento positivo è essenziale per garantire un futuro in cui le attività umane siano condotte in armonia con la natura, proteggendo la Terra per le generazioni future.
Le imprese possono firmare la Lettera aperta alle imprese QUI.
La questione sarà affrontata da diverse prospettive, tra cui: l'effetto dell'istituzione della responsabilità penale internazionale, il contributo della legge al livellamento delle condizioni di gioco, il sostegno all'innovazione aziendale, il riorientamento degli investimenti verso pratiche sostenibili, l'impegno per un futuro ambientale sano e prospero, l'attenuazione dei rischi finanziari associati al danno ambientale, le nuove opportunità commerciali, il miglioramento della reputazione aziendale e della fiducia degli investitori e dei consumatori, i vantaggi per gli investimenti a lungo termine.
Partecipanti:
Maite Mompó: Direttrice di Stop Ecocidio in lingua ispanica. Stop Ecocidio è un movimento mondiale che ha come obiettivo quello di convertire l'ecocidio in un crimine sottoposto alla giurisdizione della CPI.
Beatriz Fajardo: Direttrice di Triodos Bank in Castilla-La Mancha. Triodos Bank è una banca europea che finanzia progetti che contribuiscono a un cambiamento sociale, ambientale e culturale positivo offrendo ai suoi clienti prodotti di banca etica e sostenibile.
Jose Antonio Domínguez: Direttore del Rincón del Segura. Rincón del Segura è una panetteria artigianale ecológica di riferimento a livello nazionale che, dal 1988, offre non solo pan e bizcochos ma anche cereali, semilavorati, legumi e aringhe, tra gli altri, il tutto grazie a un rapporto armonioso con la natura.
Iago Vázquez: parte dell'equipaggio di Ideas Medioambientales nel settore della sostenibilità. Ideas Medioambientales è una società di consulenza ambientale, arqueológica e agroforestale castellano-manchega che si occupa di valutazione dell'impatto ambientale, della biodiversità e del controllo arqueológico in tutta la Spagna, contribuendo al benessere della società e del pianeta con un forte compromesso sulla responsabilità sociale dell'impresa.
Daniel Azaña: Coordinatore dei progetti di Llanero Solidario. Llanero Solidario è un'associazione senza scopo di lucro, con sede ad Albacete, che progetta progetti di imprese che aiutino uno sviluppo sostenibile e che permettano l'integrazione delle persone in situazione di vulnerabilità, con l'obiettivo di realizzare azioni che consentano una società più solidale, più giusta e più sostenibile.
Sfruttare il diritto e la finanza per un futuro vivibile
Nell'ambito della quarta settimana annuale della sostenibilità dell'Economist Impact
Conto alla rovescia per la COP (Amsterdam)
8 ottobre, 11:40 CET
Relatori:
Jojo Mehta, amministratore delegato e cofondatore di Stop Ecocide International
Will Attenborough, stratega dei finanziamenti per il clima, Insure our Future
Claudia Gray, responsabile della ricerca sul settore finanziario, ShareAction; scienziata della biodiversità
Alec Van Vaerenbergh, Partner, DLA Piper
Moderato da: Katherine Stewart, Principal e team lead, policy and insights, Economist Impact
Criminalizzare l'ecocidio per salvare l'oceano
Organizzato da Stop Ecocide International, Fondazione Gallifrey e Mari a rischio
3 ottobre 2024, 14:00 - 15:30
Parlamento europeo SPAAK 7c50
L'oceano, che copre oltre il 70% della superficie terrestre, è essenziale per la vita: regola il clima, produce ossigeno e sostiene l'80% della vita sul pianeta.
Tuttavia, deve affrontare le crescenti minacce dell'inquinamento, dell'estrazione mineraria in acque profonde, della pesca eccessiva, della distruzione degli habitat e dei cambiamenti climatici. Questo evento analizzerà come la criminalizzazione dell'ecocidio, definito come la distruzione su larga scala degli ecosistemi, possa servire come potente meccanismo legale per combattere queste minacce. Poiché l'UE ha già riconosciuto reati analoghi nell'ambito della revisione della direttiva sui reati ambientali, esploreremo come le leggi sull'ecocidio potrebbero scoraggiare le pratiche dannose e salvaguardare gli ambienti marini.
Relatori:
L'europarlamentare Emma Fourreau
L'europarlamentare Isabella Lövin
Matteo Gianni, Coalizione per la conservazione dei mari profondi
Sue Miller, Stop Ecocide International
Farah Obaidullah, L'oceano e noi
Simon Holmström, Mari a rischio
L'evento è gratuito e aperto al pubblico. È previsto un servizio di interpretariato tra francese e inglese. Verrà offerto un rinfresco.
Registratevi ora, prima del 27 settembre, se avete bisogno dell'accredito per accedere al Parlamento.
Legge sull'ecocidio e responsabilità finanziaria: Unirsi per un futuro sicuro e rigenerativo
Legge sull'ecocidio e responsabilità finanziaria:
Unirsi per un futuro sicuro e rigenerativo
Lunedì 30 settembre, 17.00-18.00
Maggiori informazioni TBC
Giornata di azione artistica nelle Americhe
Avete sede nelle Americhe?
Si dedica a qualche forma di espressione artistica?
Stop Ecocidio ha bisogno della vostra arte per promuovere la creazione di una legge che protegga la Terra e fermi la distruzione della natura.
In data 28 settembre, in America Latina e nei Caraibi si svolgerà una giornata di arte e cultura per la legge sull'ecocidio.
Stop Ecocidio propone di organizzare un evento artistico sul tema dell'ecocidio, che si svolgerà contemporaneamente nei diversi Paesi dell'America Latina. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della creazione del reato di ecocidio a livello internazionale.
Questa proposta fa parte della nostra Rete di Arte e Cultura.
L'idea è quella di svolgere, nell'arco della giornata, un'attività di performance art. In ogni caso, si deve fare riferimento all'ecocidio e alla necessità di proteggere la Terra.
Le discipline possibili sono:
Danza
Canto e musica
Teatro
Scultura (dal vivo)
Pittura (dal vivo)
Muralismo (dal vivo)
Poesia (recitata dal vivo)
Mostra (fotografia, pittura, illustrazione, oggetti, ecc.)
Maggiori informazioni sulle attività di ciascun Paese sono disponibili sui rispettivi profili dei social media:
Argentina: IG @argentinasinecocidio
Cile: IG FB @chilesinecocidio X @CL_SinEcocidio
Colombia: IG @colombiasinecocidio
Guatemala: IG @gt_sin_ecocidio X @Gt_sin_ecocidio
Messico: IG FB @mexicosinecocidio X @MX_sinEcocidio
Venezuela: IG @ve_sinecocidio FB @vemezuelasinecocidio X @VE_SinEcocidio
L'arte ci ispiri e ci unisca per rendere l'ecocidio un crimine internazionale!
Terra, Sole e Luna: diritto e cooperazione pacifica nello spazio esterno
Una conversazione dinamica in uno studio d'arte unico nel suo genereLo spazio esterno: esperti di IA e di diritto affrontano i quadri giuridici e filosofici per un'attività sicura e pacifica nello spazio esterno, ponendo l'accento sul rispetto della natura di tale spazio.
25 settembre, 19:00 - 22:00, New York City
Solo di persona
Fonte di stupore, ispirazione e ritmo della natura, lo spazio esterno rimane uno dei più grandi interessi e misteri del mondo.
Se da un lato l'aumento dell'uso dello spazio esterno ha portato notevoli benefici alla scienza, al commercio e anche alla difesa dell'ambiente, dall'altro ha portato a un aumento delle tensioni militari e a un rapido sfruttamento dell'ambiente spaziale esterno, che ha portato alla sua privatizzazione de facto e al suo sfruttamento da parte di una piccola manciata di attori potenti. L'attuale diritto spaziale internazionale non è in grado di regolare adeguatamente questi sviluppi e, a causa delle incertezze scientifiche, non è chiaro quanto l'ambiente naturale dello spazio esterno sia in grado di farlo da solo.
La storia ha dimostrato che la natura non può essere sfruttata senza conseguenze, e ci sono importanti legami tra l'uso e la regolamentazione dello spazio esterno e il cambiamento climatico. Nel bel mezzo della Settimana del clima di New York, questo evento intende evidenziare le connessioni tra la biodiversità (la Terra), il clima (il Sole) e lo spazio esterno (i corpi celesti, come la Luna), nonché le prospettive e le soluzioni giuridiche emergenti, in particolare la legge sull'ecocidio, che potrebbero affrontare in modo credibile tutti questi aspetti. Più in generale, speriamo di riflettere la natura interconnessa della regolamentazione della Terra e dello spazio che la circonda.
Aree da affrontare:
Quali sono le qualità filosofiche e culturali dello spazio esterno? Chi è il proprietario della Luna? Dovrebbero esserci dei limiti allo sfruttamento dello spazio esterno? Quali sono le conseguenze scientifiche dell'interferenza con i corpi celesti? Come possiamo preservare i corpi celesti in modo sostenibile? Quali sono le lacune normative esistenti e come possiamo colmarle?
Sede:
L'evento sarà ospitato nello studio dell'artista Dustin Yellin a Brooklyn, New York. Ci auguriamo che, mettendo al centro l'arte e la cultura, si possa invitare un pubblico eterogeneo, che rifletta l'interesse unico dello spazio esterno per tutti.
Partecipanti:
Portavoce indigeno (tbc)
Portavoce di Vanuatu (tbc)
Moderato da:
[Invito a unirsi alla coalizione nascente Stop Ecocide International in Francia
Invito a unirsi alla coalizione nascente Stop Ecocide International in Francia
Riunitevi a noi in visioconférence.
Link della riunione :
Partecipa alla riunione Zoom
https://us02web.zoom.us/j/86958439052?pwd=7CyiXu2khCqLlXXHA4v0EwHzbfn0Ej.1
ID riunione: 869 5843 9052
Passcode: 298681
Attraversiamo un periodo in cui la protezione del nostro pianeta non è mai stata così cruciale. I disboscamenti massicci, i corsi d'acqua inquinati e gli ecosistemi distrutti non sono solo fatti diversi; sono i segni visibili di crimini ambientali che minacciano il nostro futuro comune. Tuttavia, questi atti restano spesso impuniti o minimizzati. Questi atti massicci hanno ripercussioni sul clima, sulla nostra salute e su quella delle generazioni presenti e future.
Suite alla proposta di emendamento dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale per iscrivere il crimine di ecocidio di Vanuatu, Fidji e Samoa il 9 settembre 2024 e all 'adozione della nuova direttiva europea sul crimine ambientale. direttiva europea sul crimine ambientaleStop Ecocide International desidera recuperare il dossier della ricognizione del crimine di ecocidio in Francia.
Nel corso di questo incontro, organizzato nell'ambito dello spazio di lavoro collaborativo "Droits et Mouvements sociaux", vi informeremo sull'iniziativa di Vanuatu, sulla nuova direttiva europea e sulle implicazioni di queste iniziative per la Francia. Ci confrontiamo anche sulle modalità per riconoscere l'ecocidio come un crimine autonomo in Francia.
Questa è un'occasione privilegiata perrafforzare il nostro movimento e creare insieme un gruppo capace di influenzare il legislatore. Verrà inoltre lanciato un appello alla coalizione per mobilitarsi su questo tema di primaria importanza. Abbiamo bisogno di tutte le forze, giuriste e non, che siano benvenute!
Contesto nazionale
Nel 2020, la Francia non ha rispettato le raccomandazioni della Convenzione citoyenne per il clima, che prevedeva la ricognizione del crimine di ecocidio nella legislazione francese. La banalizzazione dell'ecocidio in quanto reato, con una definizione molto restrittiva, non è sufficiente a dissuadere gli attacchi più gravi all'ambiente.
La nuova direttiva europea (2024/1203) sulla criminalità ambientale, che impone agli Stati membri di recepire la direttiva entro due anni, nonché la mobilitazione della società civile, rappresentano un'opportunità per segnalare al legislatore francese la necessità di riconoscere un crimine autonomo di ecocidio, ispirandosi alla definizione proposta dal gruppo internazionale di esperti incaricato dalla Fondazione Stop Ecocide: atti illeciti o arbitrari commessi in presenza di una reale probabilità che essi causino all'ambiente danni gravi che possono essere duraturi o estenuanti.
Contexte International
La loi Climat et Résilience du 22 août 2021, che ha creato il délit d'écocide, prevede all'articolo 296 che " Dans un délai d'un an à compter de la promulgation de la présente loi, le Gouvernement remet au Parlement un rapport sur son action en faveur de la reconnaissance de l'écocide comme un crime pouvant être jugé par des juridictions pénales internationales". "
Cfr. il rapporto d'informazione [3] n° 689 dell'11 gennaio 2023 in cui si legge: "À ce jour, ce rapport n'a pas été remis". https://www.assemblee-nationale.fr/dyn/16/rapports/cion_lois/l16b0689_rapport-information#_Toc256000007
Cfr. anche la risposta del governo del 20 ottobre 2022, in risposta a un'interrogazione parlamentare: Reconnaissance de l'écocide à l'échelle européenne (senat.fr) https://www.senat.fr/questions/base/2022/qSEQ220700213.html.
Potete sostenere questa causa firmando la petizione You MOVE: Pétition - Reconnaître le crime d'écocide.
Non esitate a iscrivervi alla riunione e a farlo subito.
La coalizione nascente Stop Ecocide Internationale per la Francia
(Stop Ecocide International, Droit & Mouvements Sociaux, Notre Affaire à Tous, Planète Amazone).