Laguna di Mar Menor: il primo ecosistema in Europa a ottenere uno status giuridico

Il Parlamento spagnolo ha appena compiuto l'ultimo passo per approvare la legge che riconosce al Mar Menor e al suo bacino dei diritti, tra cui il diritto all'esistenza e il diritto a recuperare il suo equilibrio naturale. La legge è stata approvata dal Senato con una maggioranza schiacciante.

Il riconoscimento della personalità giuridica alla laguna di Mar Menor è una pietra miliare storica, non solo perché rappresenta una grande vittoria per i difensori dell'ambiente, ma anche perché introduce un concetto giuridico innovativo nel diritto europeo, un precedente su cui sicuramente seguiranno altri casi. La più grande laguna di acqua salata del continente ha subito un continuo ecocidio per decenni, portando al collasso la vita al suo interno. Nessuna delle protezioni stabilite, nazionali o internazionali, era servita a fermare la tragedia. La vittoria è stata ottenuta grazie alla massiccia mobilitazione dei cittadini, attivata attraverso il lancio di un'iniziativa legislativa popolare (ILP). Ciò ha comportato la raccolta manuale di oltre 650.000 firme in tutta la Spagna, quando in realtà ne servivano solo 500.000 - e tutto questo durante la pandemia. Lo scandaloso caso del degrado a cascata del Mar Menor e la lotta dei cittadini per difenderlo hanno varcato i confini nazionali e sono stati persino discussi in un forum delle Nazioni Unite nell'ambito del programma Harmony with Nature.

Nelle parole di uno degli architetti dell'ILP, l'avvocato Eduardo Salazar: "L'approvazione finale dell'ILP del Mar Menor è un passo avanti nel riconoscimento dei diritti degli esseri non umani, in questo caso di un ecosistema pieno di vita. Una reazione dei cittadini all'ecocidio per promuovere una legislazione pionieristica in Europa che potrebbe essere un riferimento per altri ecosistemi in altri Stati. L'aspetto partecipativo e giudiziario dell'ILP mira a garantire che i cittadini che l'hanno promossa si occupino della sua effettiva applicazione".

Nel mondo esiste già un numero crescente di ecosistemi a cui è stato concesso lo status giuridico di protezione, dal fiume Atrato in Colombia al fiume Whanganui e alla montagna Taranaki in Aotearoaa-Nuova Zelanda o al fiume Magpie in Canada.

La concessione di diritti è uno strumento efficace per la protezione degli ecosistemi di alto valore, ma occorre di più: un diritto penale internazionale per proteggere il mondo naturale dalla distruzione che sta subendo in molte parti del mondo. Concedere diritti agli ecosistemi e stabilire leggi per proteggerli sono due facce della stessa medaglia. È quindi essenziale far progredire la criminalizzazione dell'ecocidio a livello internazionale, creando una legge che copra tutti i casi di grave danno ambientale che siano estesi o a lungo termine. Al momento, siamo sulla strada giusta. Oggi festeggiamo questa grande vittoria, un enorme passo avanti verso il punto in cui, eticamente e giuridicamente, dobbiamo andare.

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