La Moldavia, il Portogallo e l'UE firmano la nuova Convenzione del Consiglio d'Europa che criminalizza i danni "equivalenti all'ecocidio"

Sintesi

Il Consiglio d'Europa ha aperto alla firma la sua nuova Convenzione sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale, uno strumento fondamentale che consente agli Stati di perseguire i comportamenti intenzionali che provocano disastri ambientali "equivalenti a un ecocidio"

La Moldavia, il Portogallo e l'Unione Europea sono stati i primi firmatari oggi, come annunciato a Strasburgo. La convenzione entrerà in vigore una volta che dieci Stati, tra cui otto membri del Consiglio d'Europa, avranno completato la ratifica.

Sebbene il termine ecocidio non compaia negli articoli operativi della Convenzione, il preambolo fa esplicito riferimento al concetto e si basa sulle recenti risoluzioni del Consiglio d'Europa che ne chiedono il riconoscimento. La definizione della Convenzione di "reato particolarmente grave", definita nell'articolo 31 come un comportamento intenzionale che causa danni irreversibili, diffusi e sostanziali o danni duraturi, diffusi e sostanziali, rispecchia fedelmente gli elementi fondamentali della definizione di ecocidio proposta dal gruppo di esperti indipendenti convocato dalla Fondazione Stop Ecocide nel 2021.

La convenzione introduce la responsabilità delle imprese e prevede misure riparatorie quali il ripristino dell'ambiente, insieme a misure di protezione per coloro che segnalano reati o collaborano con la giustizia. Il testo stabilisce inoltre sanzioni obbligatorie per le persone fisiche e giuridiche, definisce le circostanze aggravanti in caso di danni gravi o irreversibili e crea una categoria specifica per i comportamenti più distruttivi. L'insieme di queste disposizioni fornisce agli Stati una base molto più solida per indagare, perseguire e punire i reati ambientali gravi.

Il testo completo della convenzione e la relazione esplicativa che l'accompagna sono disponibili qui.

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