Il Forum dell'UE sollecita la CPI a criminalizzare l'ecocidio
Sintesi
Una dichiarazione dichiarazione della 73a riunione della COSAC (Conferenza degli organi parlamentari per gli affari dell'Unione dei parlamenti dell'Unione europea) - un forum formale a livello europeo per la cooperazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali degli Stati membri dell'UE - ha riconosciuto per la prima volta l'ecocidio come potenziale aggiunta allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI).
Il contributo della COSAC, adottato formalmente il 10 giugno 2025 a Varsavia, rileva (paragrafo 20) che "la guerra in Ucraina ha causato un considerevole danno ambientale transfrontaliero, che è fonte di grande preoccupazione. La COSAC chiede che le azioni della Russia siano esaminate nel contesto dell'ecocidio e classificate come crimine ambientale ai sensi dello Statuto di Roma".
Questo sviluppo riflette il crescente slancio politico in Europa a favore di meccanismi di responsabilità legale per affrontare danni ambientali gravi e diffusi. Si allinea ad altri recenti progressi, tra cui la revisione della direttiva europea sui Direttiva UE sui reati ambientaliche introduce reati "paragonabili all'ecocidio", e la nuova Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale. Consiglio d'Europa sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penaleche consente di perseguire la distruzione dell'ambiente "equivalente all'ecocidio".
Membro del Parlamento svedese Rebecka Le Moine (Partito Verde), che da tempo si batte per il riconoscimento legale dell'ecocidio a livello nazionale e internazionale, ha accolto con favore l'approvazione della COSAC:
"Ritengo che questo sia un importante passo avanti, con una comprensione condivisa all'interno dell'UE della necessità di integrare lo Statuto di Roma con il crimine di ecocidio. Il sostegno sta crescendo, ma dobbiamo assicurarci che non rimanga passivo. I leader nazionali devono assumere un ruolo attivo nel plasmare un futuro in cui il danno ambientale su larga scala sia affrontato come un atto criminale".
Il contributo ufficiale della LXXIII COSAC, adottato il 10 giugno 2025, può essere consultato qui.