REGNO UNITO: Emendamento sull'ecocidio presentato al disegno di legge sull'ambiente
La baronessa (Natalie) Bennett di Manor Castle, ex leader del partito verde britannico, ha presentato un emendamento ecocida al disegno di legge sull'ambiente che sta attraversando la Camera dei Lord (la camera alta del Regno Unito).
È la prima volta che un potenziale reato di ecocidio viene inserito in un disegno di legge del governo britannico ed è probabile che venga discusso prima che il Parlamento si ritiri per l'estate.
L'emendamento, se approvato da entrambe le Camere, farebbe sì che il Regno Unito sia il capofila di una proposta di Statuto di Roma:
Emendamento 287
"Crimine internazionale di ecocidio
(1) È obiettivo del Governo di Sua Maestà sostenere la negoziazione di un emendamento allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale per istituire il reato di ecocidio.
(2) Ai sensi del comma (1), un Ministro della Corona competente deve proporre, autonomamente o congiuntamente ad altri Stati sovrani, un emendamento allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale entro 12 mesi dall'approvazione della presente legge.
(3) In questa sezione "ecocidio" si riferisce a un danno alla natura grave e diffuso o a lungo termine".
Riteniamo che questa sia una vera opportunità politica per il governo britannico.
Il contesto è chiaro: i colloqui sul clima della COP26 dell'UNFCCC si terranno a Glasgow a novembre e sono presentati come un punto di svolta per il futuro del pianeta; l'ultimo rapporto IPCC/IPBES chiarisce che le crisi climatiche ed ecologiche devono essere affrontate insieme. La legge sull'ecocidio può farlo.
Sostenere un crimine internazionale di ecocidio dimostrerebbe una leadership chiara, appropriata e decisiva, invitando al contempo la comunità internazionale a farsi avanti - come ovviamente deve fare, se vogliamo proteggere i preziosi sistemi di supporto alla vita del nostro pianeta e il futuro dei nostri figli.