La Francia scrive l'ecocidio nella legge, in 2 modi

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La legge francese sul clima e la resilienza, approvata questa settimana, include l'ecocidio non in uno, ma in due contesti.  

In primo luogo, come "délit" ai sensi della legge nazionale (articolo 231-3), che prevede fino a 10 anni di carcere per chi commette reati che "causano danni gravi e duraturi alla salute, alla flora, alla fauna o alla qualità dell'aria, del suolo o dell'acqua". Non è forse l'intera portata prevista dall'Assemblea dei cittadini per il clima, che mirava a una categorizzazione più severa dell'ecocidio come "crimine", ma si tratta comunque di un reato con pene gravi.

In secondo luogo, il governo è obbligato, ai sensi dell'articolo 296 della nuova legge, a riferire al Parlamento entro un anno sulla "sua azione a favore del riconoscimento dell'ecocidio come crimine che può essere giudicato dai tribunali penali internazionali".

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Conferenza stampa presso l'IUCN per contestare il rifiuto della mozione "Stop all'ecocidio".

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Cile: presentata al Parlamento una proposta di legge sull'ecocidio