SPAGNA: la commissione per la transizione ecologica del Parlamento vota una mozione per riconoscere l'ecocidio come crimine internazionale

Mercoledì 11 maggio il Comitato per la transizione ecologica del Congresso dei deputati spagnolo ha approvato una mozione(Proposición No de Ley, PNL) che sollecita il governo a promuovere il riconoscimento dell'ecocidio come crimine internazionale e a considerare l'inserimento dell'ecocidio nel Codice penale.

Nel dicembre 2020, anche la Commissione Affari Esteri del Congresso ha approvato una mozione in tal senso. In questa occasione, la proposta è stata avanzata dal Gruppo parlamentare di Unidas Podemos-En Comú Podem-Galicia en Común, ed è passata con 19 voti a favore, 5 contrari e 12 astensioni.

Il Presidente del Comitato, Juan López de Uralde (nella foto), che ha difeso la mozione, ha affermato nel suo discorso che "in Spagna abbiamo subito enormi aggressioni ambientali che sono rimaste impunite". Ha inoltre sottolineato la necessità di riconoscere l'ecocidio come crimine globale, in quanto siamo "molto abituati" a crimini ambientali impuniti.

Nella relazione alla mozione si afferma che:

"L'obiettivo è quello di rendere l'ecocidio il quinto crimine grave e di porlo sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale. I crimini gravi contro l'ambiente rientrerebbero nella stessa categoria dei crimini di guerra o dei crimini contro l'umanità e potrebbero essere perseguiti dalla Corte penale internazionale dell'Aia (CPI)".    

La mozione, basata in parte sul racconto della campagna internazionale Stop Ecocide, riprende anche la definizione legale di Ecocidio, redatta da un gruppo di esperti indipendenti convocati dalla Stop Ecocide Foundation, e rileva che:

"...è necessaria una nuova tecnica per la creazione di reati contro l'ambiente che garantiscano realmente la tutela del soggetto protetto e la punizione di chi lo danneggia, sia intenzionalmente che colposamente".

Nel corso del dibattito generato tra i gruppi parlamentari, sono state avanzate diverse idee, come la necessità che il reato di ecocidio sia globale, per evitare di spostare i danni ambientali in zone o aree con una regolamentazione ambientale più permissiva.

La mozione afferma che:

"Il Congresso esorta il Governo a studiare una politica di promozione dell'emendamento dello Statuto di Roma come modo per includere il riconoscimento dell'ecocidio come crimine internazionale, nonché a valutare l'attuazione di riforme procedurali e penali coerenti con questo obiettivo nel nostro diritto interno".

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