Ecocidio sollevato all'Assemblea delle Nazioni Unite sull'ambiente a Nairobi

 

La richiesta di criminalizzare l'ecocidio, in rapida crescita, comincia a farsi sentire nelle sale delle Nazioni Unite. Alla ripresa della sessione della Quinta Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente, tenutasi a Nairobi questo mese ("UNEA 5.2"), è emersa in vari modi.

Discorsi di alto livello

Due discorsi chiave hanno ricordato la prima conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente del 1972, quando il primo ministro svedese Olof Palme ha usato per la prima volta il termine ecocidio per riferirsi alla grave distruzione della natura e chiese che venisse affrontata a livello internazionale. Il presidente dell'UNEA, il ministro norvegese del Clima e dell'Ambiente Espen Barth Eide, nel suo discorso di apertura ha ricordato che Palme ha parlato "dei limiti che il nostro ambiente può tollerare e dei pericoli dell'ecocidio".  

Anche Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, nel suo discorso di chiusura della sessione speciale UNEP@50, ha citato Palme*, affermando: "Vorrei che le sue parole non avessero lo stesso peso oggi come cinquant'anni fa". Ma è così". Le dichiarazioni di Palme* sono state anche un'altra testimonianza di come la distruzione della natura sia un "crimine contro la pace", come talvolta vengono chiamati i crimini previsti dallo Statuto di Roma.


Assemblea dei giovani per l'ambiente

Lo YEA, tenutosi immediatamente prima dell'Assemblea principale sull'ambiente, ha portato a un forte appello per un crimine internazionale di ecocidio da parte della Youth Task Force Stockholm+50. La YTF è composta da 50 giovani di tutto il mondo e tre consultazioni globali hanno dato forma al loro documento politico (la cui versione finale è in attesa). La prima richiesta avanzata dal documento è quella di criminalizzare l'ecocidio:

  1. Fornire garanzie costituzionali e legali del diritto a un ambiente sano e sostenibile per consentire alle vittime del cambiamento climatico di portare gli inquinatori in tribunale per crimini come l'ecocidio. In particolare, criminalizzare la distruzione ambientale su larga scala includendo l'ecocidio nello Statuto di Roma della Corte penale internazionale.

Forum globale dei grandi gruppi e delle parti interessate

La Dichiarazione congiunta del GMGSF presentata all'Assemblea per l'Ambiente fa riferimento specifico all'ecocidio nel suo preambolo, riconoscendo che "l'aggiunta dell'ecocidio come quinto crimine allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale avrebbe un forte effetto preventivo sulle azioni distruttive".

Appello all'azione da parte di UNEP@50:

Nelle parole di Inger Andersen:

"Quindi, mentre siamo qui, ascoltiamo tutti le parole di Olof Palme, uno dei giganti che hanno contribuito a creare l'UNEP. Portiamo queste parole con noi - nelle nostre menti, nei nostri cuori, nelle nostre coscienze. Portiamole nel mondo e agiamo di conseguenza, affinché un giorno, presto, possiamo vivere insieme come un unico popolo, su un unico pianeta, in pace con la natura e tra di noi".  



*Olof Palme, 1972: "L'immensa distruzione causata dai bombardamenti indiscriminati, dall'uso su larga scala di bulldozer e diserbanti è un oltraggio talvolta descritto come ecocidio, che richiede un'urgente attenzione internazionale. Sappiamo che il lavoro per il disarmo e la pace deve essere visto in una prospettiva lunga. Tuttavia, è di fondamentale importanza che la guerra ecologica cessi immediatamente".

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