Ecocidio discusso al 20° anniversario della Corte penale internazionale
Oggi la Corte penale internazionale (CPI) celebra i 20 anni dalla sua apertura nel luglio 2002. Per l'occasione, all'Aia si è tenuta una conferenza di un giorno e l'ultima sessione della giornata, incentrata sul futuro della Corte, ha visto in primo piano la discussione sull'ecocidio come possibile quinto crimine dello Statuto di Roma.
La professoressa Phoebe Okowa (Queen Mary's University, Londra) ha affrontato nello specifico la definizione consensuale di ecocidio redatta dal gruppo di esperti indipendenti (giugno 2021) convocato dalla nostra Fondazione, evidenziando le aree di interesse e le controversie.
Particolare attenzione è stata rivolta a considerazioni di carattere politico, tra cui: la definizione del termine "wanton" e il modo in cui gli Stati in via di sviluppo lo considereranno; la giustizia e la responsabilità per gli atti distruttivi esistenti (un nuovo crimine non sarebbe retroattivo); la possibilità di prendere in considerazione la responsabilità delle imprese (la definizione accetta solo la responsabilità individuale, come dato di fatto dallo Statuto nella sua versione attuale).
L'intervento della professoressa Okowa dimostra la serietà con cui la CPI sta prendendo questa iniziativa legale strategica e i suoi punti sono aspetti estremamente utili da evidenziare e discutere mentre la definizione legale guadagna consensi in tutto il mondo e l'esame di un emendamento allo Statuto di Roma prende slancio.
Come ha sottolineato oggi l'ex Presidente della CPI e ora Presidente dell'Assemblea degli Stati Parte dello Statuto di Roma, Silvia Fernandez de Gurmendi*:
"È un documento vivo e l'ecocidio merita una discussione molto seria. [...] Spetta agli Stati decidere [...] se vogliono aggiungere - o meno - altri crimini, e questo richiederà accordi molto ampi tra di loro".
L'elenco degli Stati che si impegnano in questa iniziativa legale strategica è in continuo aumento: proprio questa settimana, alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani di Lisbona, il Kenya, Paese co-ospite, ha annunciato che proporrà la creazione di un reato di ecocidio come parte di un ampio pacchetto di riforme del diritto ambientale, tra cui la protezione dei difensori dell'ambiente.
Attualmente sono 23 gli Stati parte dello Statuto di Roma che hanno discusso di ecocidio a livello parlamentare e/o governativo.
*Qui sotto, con la nostra consulente per i progetti strategici all'Aia, Shirleen Chin.