La Germania si appresta a criminalizzare i casi "paragonabili all'ecocidio" mentre la direttiva UE inizia a entrare nel diritto nazionale

Sintesi

Il Ministero federale tedesco della Giustizia ha pubblicato una bozza di riforma del proprio diritto penale ambientale, compiendo un primo passo verso la trasposizione della direttiva UE sui reati ambientali nel diritto nazionale. La direttiva impone a tutti gli Stati membri di introdurre entro maggio 2026 disposizioni penali più severe per i reati gravi di distruzione ambientale, compresi i reati qualificati per danni diffusi, duraturi o irreversibili "paragonabili all'ecocidio". 

Insieme a 10 organizzazioni partner, tra cui Greenpeace Germania ed Ecosia, Stop Ecocide Germania ha presentato una dichiarazione ufficiale in cui chiede l'introduzione dell'ecocidio come reato di pericolo. Le organizzazioni partecipanti mirano a garantire che il diritto penale intervenga in modo preventivo nei casi in cui vi sia la probabilità che si verifichino danni catastrofici, piuttosto che solo dopo che la distruzione si è verificata. Ciò è in linea con il principio secondo cui "il diritto penale è diritto protettivo" da un lato e con la logica dei reati fondamentali contemplati dal diritto penale ambientale tedesco dall'altro.

Questa mossa rientra in un più ampio cambiamento globale verso la criminalizzazione dei danni di massa alla natura. A livello internazionale, Vanuatu, Figi e Samoa hanno formalmente proposto di aggiungere l'ecocidio allo Statuto di Roma, ora sostenuto dalla Repubblica Democratica del Congo, la cui leadership ha anche contribuito a garantire la decisione dell'AMCEN di riconoscere l'ecocidio come priorità strategica africana per il periodo 2025-2027. In Europa, la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale Convenzione sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale, firmata, al momento della stesura del presentedocumento, da Moldavia, Portogallo e Unione Europea, istituisce una categoria per la distruzione ambientale "equivalente all'ecocidio". All'ICC, l'Ufficio del Procuratore ha pubblicato la sua Politica sulla gestione dei danni ambientali attraverso lo Statuto di Roma, che sottolinea come la grave distruzione ambientale possa essere centrale nella commissione e nella esperienza dei crimini atroci. Questa direzione più ampia è ulteriormente riflessa nel voto del 2025 al Congresso mondiale sulla conservazione, dove i 1.400 membri dell'IUCN hanno sostenuto una mozione che invita gli Stati a riconoscere l'ecocidio come un reato grave nel diritto nazionale e internazionale. 

Wolf Hingst, responsabile della sezione tedesca di Stop Ecocide, ha dichiarato:

"La direttiva dell'UE sui reati ambientali sta iniziando a prendere forma nella legislazione nazionale e siamo lieti di vedere la Germania all'avanguardia in questo campo. Sebbene il progetto di legge meriti rispetto per aver affrontato i complessi adeguamenti necessari in una serie di leggi tedesche, esso risulta carente soprattutto nella definizione dei reati più gravi come reati di pericolo. Allo stato attuale, il disegno di legge consente di intraprendere azioni legali solo una volta che si è verificato un danno irreversibile. Continuiamo a lavorare con i nostri partner per promuovere un approccio che dia priorità alla prevenzione dei danni più gravi oltre che alla punizione".

Il testo completo della bozza di riforma del Ministero federale tedesco della Giustizia e tutte le dichiarazioni ufficiali sono disponibili qui.

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La Commissione sul clima del bacino del Congo (CBCC), che rappresenta 17 Stati, chiede che l'ecocidio sia riconosciuto come crimine internazionale.

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La società civile globale chiede che l'ecocidio sia riconosciuto come crimine internazionale in vista dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente