Il presidente della RDC ribadisce il sostegno del Paese al crimine internazionale di ecocidio all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Sintesi:
In un discorso storico all'80a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il Presidente della Repubblica Democratica del Congo Félix-Antoine Tshisekedi Tshilombo ha ribadito il sostegno formale del suo Paese al riconoscimento dell'ecocidio come crimine ai sensi dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (CPI).
Parlando il 23 settembre 2025, il presidente della RDC ha sottolineato l'importanza critica del bacino del Congo, che ospita la seconda più grande foresta pluviale tropicale del mondo e il più grande pozzo di carbonio terrestre:
"Queste risorse vitali sono seriamente minacciate da attività distruttive - deforestazione, sfruttamento illegale, inquinamento - spesso alimentate da ricorrenti conflitti armati, che equivalgono a veri e propri crimini contro la natura". Per questo la Repubblica Democratica del Congo sostiene l'iniziativa guidata da Vanuatu, Figi e Samoa volta a istituire, a livello internazionale, l'ECOCIDE come reato autonomo per sanzionare gli atti illeciti o arbitrari che causano gravi danni all'ambiente."
Nell'ottobre 2024, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP16) a Cali, in Colombia, la RDC ha dichiarato per la prima volta il suo sostegno al riconoscimento dell'ecocidio, diventando la prima nazione africana ad appoggiare la proposta formale guidata da Vanuatu, Figi e Samoa, presentata nel settembre 2024, di aggiungere l'ecocidio allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
Questo appello giunge nel contesto di un crescente slancio panafricano. Alla 20a Conferenza ministeriale africana sull'ambiente (AMCEN), tenutasi a Nairobi nel luglio 2025, i ministri hanno formalmente concordato - sotto l'impulso della RDC - di includere l'ecocidio nelle priorità ambientali dell'Africa per il biennio 2025-2027 , segnando la prima volta che la questione è stata esplicitamente riconosciuta come preoccupazione strategica continentale da un forum delle Nazioni Unite. Durante le loro dichiarazioni nazionali, la Repubblica del Congo e il Burundi si sono uniti alla RDC nel sostenere formalmente il riconoscimento dell'ecocidio come crimine, rafforzando la leadership dell'Africa nella spinta globale a criminalizzare la distruzione ambientale di massa.
Patricia Willocq, direttrice per i Paesi francofoni di Stop Ecocide International, ha dichiarato:
"L'annuncio di Sua Eccellenza il Presidente Tshisekedi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite segna un momento decisivo nella spinta globale a criminalizzare la distruzione ambientale di massa. Invia un messaggio potente: la leadership africana, sulla base della visione degli Stati insulari del Pacifico, sta contribuendo a rimodellare il diritto internazionale in difesa delle persone e del pianeta".
La registrazione integrale dell'intervento di S.E. Félix-Antoine Tshisekedi Tshilombo, Presidente della Repubblica Democratica del Congo, all'80a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite è disponibile qui.